Sanremo 2021, tra critiche, indignazioni e costi vertiginosi

Molte, le critiche giunte dal popolo italiano, riguardo la messa in onda di Sanremo. La crisi dovuta al Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero Paese, compresi i lavoratori del mondo dello spettacolo, ma la gente non è del tutto d’accordo sulle spese sostenute dal programma.

Abiti sfarzosi, ospiti d’eccezione…tutto regolare come sempre. Ci siamo sicuramente chiesti, quali sono stati i costi? Il festival è ancora agli inizi e dovremo assistere ad altre quattro puntate con altrettanti ospiti in programma. Per gli outfit, non si è badato a spese, infatti, lo smoking indossato dal conduttore Fiorello, firmato Giorgio Armani ha il valore di circa 9000 euro, mentre quello di Amadeus firmato Gai Mattiolo, intorno ai 5000. E ancora, Prada, Versace, Dolce & Gabbana, Blumarine e Gucci, griffe indossate dagli altri concorrenti in gara. Il capo d’abbigliamento più costoso in assoluto è quello di Achille Lauro, un costume con parrucca blu, piume e paillettes (Gucci) dal valore di 30.000 euro. Una cifra oltremodo esorbitante! D’altronde, lo stile del cantante è sempre stato stravagante e appariscente, come abbiamo anche potuto vedere nella precedente edizione di Sanremo.

Lauro non gareggia, ma si esibisce come ospite e ha dichiarato: «Questa volta il mio ruolo sarà diverso: non sarò un concorrente, non gareggerò per piazzare un brano in classifica. Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi. Sarò un velo di mistero sulla vita, sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico, sarò sessualmente tutto, genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore. Porterò un messaggio del mondo all’umanità. E chiederò che Dio ci benedica».

Non dimentichiamoci di uno dei più attesi ospiti, il calciatore stella del Milan, Zlatan Ibrahimovic, salito sul palco dell’Ariston improvvisatosi anche showman, e scherzando con Amadeus ha detto: «Ho portato le regole del mio festival. Perché il direttore è Zlatan». Questa sua apparizione ha però fatto innalzare diverse critiche sui social, in cui il calciatore è stato definito “una pesantezza incredibile”.

Tutto questo, a che prezzo? Alcune indiscrezioni parlano di circa 50mila euro a serata. Questa sera, però, non sarà presente perché dovrà giocare la partita Udinese-Milan. Riguardo ai compensi dei due mattatori, si parla di 500mila o 600mila euro, cifra che potrà sembrare elevata, ma che in realtà copre anche tutta l’organizzazione degli ultimi mesi. Le stime parlano di oltre 17 milioni di euro di costi totali per tutte e quattro le serate (600.000 euro in meno rispetto al 2020). La cifra comprende anche i 5 milioni di euro da versare al Comune di Sanremo. Riguardo ai guadagni, essi vanno in picchiata a causa della mancanza degli spettatori, per cui si conterà sugli ascolti, che sono cresciuti del 2%. Rai Pubblicità ha inoltre cercato di alzare il listino pubblicitario di circa il 9%: uno spot verrà a costare 176mila euro per tre serate, mentre nella prima e nell’ultima, 226mila euro. I numeri sono vertiginosi, ma dall’altro lato, invece, ci sono i pro festival e tradizionalisti, che non rinuncerebbero alla visione e che sono dunque favorevoli alla sua messa in onda. Sarebbe un modo per riprendere con la normalità e lasciare che chi lavora in questo ambito possa tornare a vivere.

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