S.AGATA TRA STORIA E LEGGENDA

Primo convegno nazionale a Catania sulla nostra ‘SANTUZZA’ organizzato dal Priorato del Tempio Hierosolimitano di Mik’ael, Precettoria della Val di Noto e del Simeto e l’Ipab Monsignor Ventimiglia di Catania

Si è tenuto a Catania, presso la Sala Conferenze del Katane Palace Hotel di Catania, il primo Convegno Nazionale sulla figura della nostra Santa Patrona: Sant’Agata. Organizzato dal Priorato del Tempio Hierosolimitano di Mik’ael, Precettoria della Val di Noto e del Simeto, unitamente al Presidente dell’Ipab Monsignor Ventimiglia di Catania, Francesco Aquilotti, hanno voluto rendere omaggio alla Santa proprio in concomitanza della tanto sentita festa catanese.

Un omaggio ed al contempo un modo per parlare dell’importanza della sua venerazione per la Cavalleria Cristiana e le Crociate.

Cavalieri e dame si sono così stretti insieme alla grande “Agata”, per parlare del suo martirio e del suo essere grande donna nella fede. Sono intervenuti il Nob.mo Gran Cerimoniere dott.Raffaele Sepe, che ha illustrato scopo e finalità di tale ‘organizzazione di laici che si adoperano per cultura e solidarietà’, rifacendosi ai dettami di san Bernardo’, il precettore Nob.le Cav.Avv.Alessandro Pulvirenti, che ha parlato sulla discussa e contesa paternità di S.Agata tra palermitani e catanesi (‘ormai siamo fieri di affermare che è certo che Agata fosse catanese!’), il Sergente Fabrizia R.C.Giuffrida, che ha analizzato come la storia di S.Agata sia legata al culto di Cerere ed al simbolo impresso sul gonfalone della città di Catania, il “Regista dei Santi”, prof.Gianni Virgadaula, che ha mostrato alcune sequenze del docu-fil “Agata di Cristo”, descrivendo e motivando perché Agata sia definita a giusto titolo ‘una “martire non solitaria”, la dott.ssa Lea Grammauta, Nob.ma Dama e Gran Maniscalco del PTHM, che ha relazionato sulla figura del corpo della donna, contesa, a seconda delle varie epoche storiche, tra misticismo e stregoneria, la prof.ssa Giuseppina Radice, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia della Belle Arti di Catania, che ci ha stupiti con un excursus di dipinti e incisioni della Santa di varie epoche, sino ai tempi più recenti, ed il Nob.le Precettore Cav.Prof.Carmelo Giuffrida, che si è soffermato sulla corona che sovrastra la statua di S.Agata: ‘simbolo inconfondibile della regalità di questa grande Santa, patrona della nostra città, donatale da Riccardo I Cuor di Leone prima di partire per la III Crociata’.

Il convegno, che ha simbolicamente dato inizio ai grandi festeggiamenti cittadini, è stato un momento di studio e approfondimento della figura di Agata, per ripercorrere il martirio della nostra Santa nei secoli, tra storia e leggenda.

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