Rugby: falsa partenza per la Bingo Family Amatori Catania

Una falsa partenza, forse inaspettata, che arriva contro una Capitolina forte ed una Bingo Family Amatori Catania forse mai scesa in campo.

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Una falsa partenza, forse inaspettata, che arriva contro una Capitolina forte ed una Bingo Family Amatori Catania forse mai scesa in campo. Il sunto della vittoria dei padroni di casa sta proprio nell’assenza totale degli etnei apparsi svagati e con la testa altrove. Sicuramente i test amichevoli sostenuti dalla Capitolina hanno dato l’abitudine al ritmo gara rispetto ad un’Amatori acerba in questo e ancora in rodaggio. Nessuna giustificazione per carità, soprattutto se il distacco parla di Capitolina 52 Bingo Family Amatori Catania 7.

Partenza shock degli uomini di Vittorio che non riescono mai ad arginare le trame della Capitolina e per di più commettono errori che permettono ai padroni di casa di andare subito su schiacciando a terra la prima meta di una lunga serie. Una primo tempo brutto che parla solo Capitolina con cinque mete e due non trasformate, un autentico pugno nello stomaco per il 31-0 che chiudeva la prima frazione di una Bingo Family Amatori Catania totalmente assente.

 Nella ripresa stessa filastrocca, nessun acuto o cambiamento e squadra in totale amnesia sia in fase d’attacco, sia in difesa. Dopo altre due mete per la capitolina, la classica meta della bandiera con Camino poi trasformata da Borina, per lui amaro compleanno. Nel finale la Bingo Family Amatori Catania concedeva ancora ed ennesima sberla per il 52-7 finale. Una sconfitta come dicevamo troppo brutta per essere vera, da smaltire al più presto e che deve insegnare e consegnare tanto al gruppo etneo per ripartire più forti di prima con la consapevolezza che tutto passa dalla voglia e dalla concentrazione

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 Nel finale ecco le parole di coach Ezio Vittorio: “difficile commentare una gara dove non siamo nemmeno scesi in campo. Abbiamo sbagliato su tutti i fronti sia in fase difensiva sia in fase offensiva. Non voglio mettere le mani avanti ma la mancanza di test amichevoli in preparazione sicuramente non ha giovato perché eravamo senza ritmo partita e senza approccio alla gara. Uno schiaffone sonoro e netto che però forte può essere iper produttivo per svegliare i miei ragazzi. Dobbiamo ripartire proprio da questo per reagire e diventare sempre più forti”

 

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