Rossella Fiamingo, bis mondiale da favola

L’atleta etnea vince il campionato del Mondo per il secondo anno consecutivo e si qualifica per le Olimpiadi di Rio 2016, battuta in finale la Samuelsson.

La storia si ripete, esattamente un anno dopo. Rossella Fiamingo, spadista etnea di 24 anni, ha conquistato il titolo mondiale per la seconda volta consecutiva: dopo il successo dell’anno passato a Kazan, la campionessa catanese si è ripetuta ieri a Mosca, battendo in finale la svedese Emma Samuelsson con un punteggio di 15-5. Per quanto riguarda la spada femminile, un’impresa del genere è riuscita solo a due grandi atlete come l’ungherese Marianne Horvath nel biennio 1991-1992 e la francese Laure Flessel negli anni 1998-1999.

Una vittoria che vale doppio perché ha permesso a Rossella di staccare il pass per i giochi Olimpici di Rio 2016.

Stavolta ero scarica e non ci credevo – dichiara la campionessama in pedana ho fatto un assalto perfetto contro la svedese seguendo sempre i consigli del mio maestro Giovanni Sperlinga che, gara dopo gara, mi diceva come affrontare le avversarie. Per il secondo anno consecutivo mi regalo il titolo Mondiale per il compleanno, il mio desiderio più grande era salire sul podio e ci sono riuscita”.

Rossella svela inoltre di aver seguito i consigli di due grandi sportive, Valentina Vezzali e la tennista Francesca Schiavone.

Prima della gara ho incontrato Valentina a colazione – continua Rossellae le ho detto: <Ho tanta paura, tu ne hai avuta mai?>. Lei mi ha risposto: <Io ti ammiro molto perché non hai mai paura in pedana. Vai al palazzetto e dimostramelo>. Con Francesca invece ci siamo conosciute a Londra e la settimana scorsa è venuta in vacanza in Sicilia. Mi ha mandato messaggi di incoraggiamento e sostegno per tutta la gara!”.

Rossella ha ricevuto i complimenti, oltre che dal maestro Sperlinga, anche dal delegato del Coni Catania Genni La Delfa, che si è detto orgoglioso di come la spadista sia riuscita a portare alto il nome della città per la seconda volta, dopo il successo a Kazan.

Adesso testa a Rio, dove tra un anno si terranno le Olimpiadi a cui però bisognerà pensare “solo dopo aver raggiunto la qualificazione anche con la squadra, solo in quel momento sarò davvero felice”. 

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