Rosalba Cannavò, in arte “RORI”. I murales del gruppo i “Pittamuri”, coloratissimi ed estroversi rendono il mondo più bello

L’artista è testimonial per l’Associazione SPYA reparto Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo.

Rosalba Cannavò, in arte Rori, è una graziosa e fantasiosa artista di Termini Imerese in provincia di Palermo. Si presenti ai lettori di Globus descrivendo le fasi salienti della sua attività d’artista?

“Salve Chiara, un saluto ai lettori di Globus. Colgo l’occasione per ringraziarti di questa intervista. Devo dire che sin da piccola la passione per l’arte è stata la mia compagna di vita che mi ha permesso di plasmare uno stile personale, aprendo diverse strade nella sperimentazione grafica e artistica. Da qui, un percorso che si snoda tra la realizzazione della veste grafica di un noto ristorante della mia città, a diverse mostre collettive e personali d’arte, fino ad essere Testimonial Artistico per l’Associazione SPYA che si occupa del reparto di Onco- ematologia pediatrica dell’Ospedale Civico Di Palermo”.

So che lei predilige soprattutto esprimere la sua vena artistica con un genere ben preciso: moderno ma che guarda al passato cioè alla nostra tradizione siciliana vero?

“Sì, ho pensato di reinterpretare le nostre bellissime tradizioni rivisitandole in chiave moderna, in uno stile personalissimo che si intreccia con la Pop Art e con il fumetto. Teste di Moro e Paladini (Pupi siciliani) sono i soggetti che più mi appassionano e che più mi piace stilizzare su tele, vasi di terracotta, tazze, t-shirt e così via. Attualmente le mie opere insieme ai Pupi dell’Ass. Roncisvalle sono esposte al Museo Mandralisca di Cefalù, in una Mostra dal titolo “ Intrecci di Pupi”

Mi racconti come è nata l’idea di questi PITTAMURI.

“Nasce da un’idea di Giuseppe Purpi, Emanuele Zammito e mia; dalla volontà di provare a cambiare un po’ la visione di ciò che ci circonda, la realtà che viviamo in una città, Termini Imerese ferita da un piano industriale mai decollato che ha lasciato sul territorio segni tangibili di degrado. Così nel maggio del 2019 con un progetto denominato “ArtedAmare” nasce il collettivo “I Pittamuri” formato da artisti provenienti da Termini Imerese e non solo. In due giornate abbiamo realizzato 16 murales con tema “plastic free” unitamente alla pulizia della spiaggia dai rifiuti di plastica”.

Chi sono i ragazzi che con lei fanno questi murales?

“La partecipazione al collettivo varia di volta in volta, ma ci sono degli artisti che in maniera costante ne fanno parte, dagli ideatori ovvero Giuseppe Purpi, Emanuele Zammito, Rosalba Cannavò agli artisti Gigia Bolone, Ino di Gaetano, Gaia Cipolla, Gaetano Spicuzza. Di ricente si sono aggiunti Marzia Gullo, Grazia Canta ,Elisabetta Cipolla e Nuccia Franchina. Voglio anche ricordare l’artista Roberto Collodoro in arte Robico”.

Ci parli del vostro progetto di riqualificazione del territorio di Altavilla e non soltanto che ha coinvolto piazzette, centri storici e periferie degradate.

“L’ultimo progetto in ordine cronologico è stato voluto dal comune di Altavilla Milicia, Cesvop, Ass. Arcobaleno e Coop. Novi Familia. Ha coinvolto “I Pittamuri” in un piano di riqualificazione urbana di piazza Aldisio sita ad Altavilla. Il murales è stato realizzato in una settimana e ha come titolo “Sospeso Nel Tempo”. Racconta di spazi e frammenti di vita sospesa, contesti senza tempo, presenze ed assenze. Oggetti e persone che esistono nello spazio e perdurano nella memoria. Nell’Agosto del 2020 abbiamo realizzato in occasione della manifestazione “Incantamenti” presso il Comune di Petralia Sottana, la seconda “Scala Pittorica” con tema il cinema. Sempre a Petralia Sottana l’anno precedente, durante la rassegna Batrart, abbiamo realizzato la prima “Scala Pittorica”, in occasione del 50° anniversario dell’Uomo sulla Luna. Altri interventi di riqualificazione urbana sono stati realizzati negli ultimi tre anni da i Pittamuri a Termini Imerese”.

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