Riflessioni e proposte per l’università, l’economia e la società siciliana

Mercoledì 20 novembre, in Rettorato, incontro con il prof. Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata all’Università di Bari.

Prof. Gianfranco Viesti

Mercoledì 20 novembre, alle 16,30, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, si terrà l’incontro dal titolo “Rischi e opportunità dell’autonomia differenziata – Riflessioni e proposte per l’università, l’economia e la società siciliana”.
Protagonisti dell’incontro saranno il prof. Gianfranco Viesti, ordinario di Economia applicata all’Università di Bari e autore del volume “Verso la secessione dei ricchi? Autonomie regionali e unità nazionale” (Laterza, 2019), e il prof. Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana, che approfondiranno gli attuali sviluppi del percorso di autonomia differenziata e le specificità siciliane su alcune delle materie più delicate. Dialogheranno con gli ospiti – alla presenza del rettore Francesco Priolo – i docenti Maurizio Avola, Teresa Consoli e Carlo Pennisi del Dipartimento di Scienze politiche e sociali.
Proprio la maggior autonomia per la gestione di alcune importanti materie come l’istruzione e la ricerca scientifica, le infrastrutture e la tutela dell’ambiente, le politiche del lavoro e la sanità è un tema sul quale, dal 2017, le regioni più ricche d’Italia come il Veneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia stanno pressando il governo centrale.
E proprio dal governo attualmente in carica si attendono risposte su questioni importanti
oggetto di riflessione come la suddivisione dei poteri tra i diversi livelli di governo, la gestione dei rapporti tra il governo centrale e le amministrazioni locali, le conseguenze che potrebbe determinare su un Paese segnato già da profonde differenze territoriali fino al significato stesso dell’unità e dell’appartenenza a uno stesso Paese. Per tutte queste ragioni, l’incontro rappresenta un’importante occasione di confronto con la comunità studentesca dell’Ateneo di Catania, per riflettere e porre domande su un tema che interessa soprattutto il futuro delle giovani generazioni di questo territorio.
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