Il regista Giampaolo Romania rilegge lo shakespeariano Otello in chiave femminile

Dopo il debutto a Comiso, il nuovo spettacolo che vede nel ruolo del titolo l’attore ennese Franz Cantalupo, approda sul palcoscenico del teatro comunale di Enna per concludere la stagione 2017/2018 firmata da Mario Incudine

Gianpaolo Romania

La stagione 2017/2018 del Teatro Garibaldi di Enna, organizzata dal Comune con il supporto dell’Università Kore e impaginata per il quarto anno consecutivo dal direttore artistico Mario Incudine, si conclude domenica 27 maggio alle ore 20.30 con la messa in scena di Otello, la tragedia di William Shakespeare messa in scena per la prima volta nel 1604, riproposta nell’originale e nuovissima messinscena firmata dal regista Giampaolo Romania.

Il teatro comunale ennese ospiterà la seconda replica assoluta dello spettacolo che debutta in prima nazionale proprio il giorno precedente (sabato 26 maggio) al Teatro Naselli di Comiso che produce lo spettacolo insieme al Teatro Garibaldi di Enna e Cd Production.

Dopo il riuscito esperimento meta-teatrale messo in atto per il pirandelliano Sei personaggi in cerca d’autore, Romania questa volta applica la sua visionarietà alla parola del grande Bardo e al fiero condottiero militare della Repubblica di Venezia, diventato un archetipo della passione amorosa che, sviata dalla gelosia, condurrà all’autodistruzione.

Questo è, in sintesi, l’Otello di William Shakespeare che Giampaolo Romania ha però deciso di mettere in scena inquadrando la vicenda da una prospettiva del tutto differente e innovativa: quella delle donne. La vicenda, che è ispirata ad una novella di Giovan Battista Giraldi Cinzio, si concentra sui tormenti interiori e sui processi psicologici di Otello, che sfociano in fraintendimenti e incomprensioni con Desdemona, preludio dell’omicidio-suicidio finale.
In questa messinscena, Desdemona morirà ugualmente strangolata dal geloso marito, ma il punto di osservazione partirà, stavolta, dalle donne: un punto di vista femminile su un tema eterno come la gelosia. Otello (che sulla scena sarà interpretato dall’attore ennese Franz Cantalupo) ne sarà, ovviamente, il perno: improbabili Iago e altrettanto strani Cassio, si aggireranno intorno a lui fino al punto di confondersi, quasi senza possibilità di distinzione, in un coro grottesco insieme alle donne istituzionalmente protagoniste della vicenda.
Ma saranno personaggi compiuti e indipendenti? O piuttosto proiezioni dello spirito di Otello? La risposta dipende dallo spettatore che, in ogni caso, sarà chiamato ad osservare il gioco di questi personaggi attraverso una messinscena del tutto peculiare, e un espediente dinamico che non mancherà di suscitare domande.

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