Con “Alma Latina” il docente di chitarra classica e i suoi collaboratori trasportarono il pubblico in atmosfere sudamericane e di tradizione spagnola
Per la stagione concertistica 2018 del Collegio universitario d’Aragona (in via Ventimiglia 184 a Catania), si esibì la sera del 25 marzo il Maestro Agatino Scuderi, noto chitarrista di fama internazionale (fra gli altri luoghi, ha suonato alla Carnegie Hall di New York ed al palazzo della chitarra di Tokyo, è docente di chitarra classica all’Isituto Bellini di Catania) nel repertorio detto “Alma Latina”, da cui l’ultimo suo CD; lo accompagnò il giovine allievo ragusano Michiele Alberto Mantello alla chitarra, e il giovine soprano Ludovica Bruno , la quale più volte ha preso parte ai concerti del Maestro Scuderi col Sextetto Latino.
Scuderi è allievo di Alirio Diaz e si è perfezionato nella Spagna sognante di Segovia, approfondendo non solo lo studio della chitarra classica, questo strumento magico che fa vibrare le corde più intime dell’anima per chi sa intendere, ma anche la filosofia della Musica (sul cui tema ha un dottorato).
Egli si è dedicato nel recital del collegio d’Aragona, a diverse musiche di tradizione europea ma soprattutto sudamericana, che spaziano da Cardoso a Figuereido, da Piazzolla ad Agostine Barrios; da Ariel Ramirez a Gentil Montana, con un particolare e sicuro virtuosismo chitarristico; la voce del soprano ha in alcuni pezzi accompagnato le note della chitarra di Scuderi, in intense letture in lingua spagnola le quali han riportato l’uditorio ad atmosfere perdute e passate, seppure nel solco della ricerca e in parte di una certa sperimentazione, che non mancano nel repertorio del Maestro Scuderi.
Dalle milonghe alle sambe al “Recuerdo del Alhambra”, la chitarra di Scuderi ha narrato novelle intense e di romantica tradizione, che non mancarono di suscitare il plauso degli intervenuti.
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