R.I.P. PRINCE, il Re del pop&funky-soul di Minneapolis

King Prince è stato trovato senza vita nella sua dimora di Chanhassen-Minneapolis.
La rockstar aveva 57 anni. La notizia data dallo staff di TMZ e confermata dal suo agente Yvette Noel-Schure. Riposa in Pace genio del nostro tempo!
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Il corpo di Prince è stato trovato senza vita nell’ascensore del compound dei Paisley Park Studios (Minnesota) dove l’artista viveva. Incerta e misteriosa la dinamica della morte. L’ufficio dello sceriffo della contea di Carver ha fatto sapere che le autorità locali hanno risposto a un’emergenza medica presso la struttura di Paisley Park, dove ha sede anche lo studio di registrazione del cantante, intorno alle 9.43 di questa mattina (le 16.43 in Italia).

La rockstar, il cui vero nome è Prince Rogers Nelson, era stato colpito da un malore il 15 aprile scorso (overdose di antidolorifici) che aveva costretto il jet privato su cui era a bordo ad un atterraggio di emergenza in Moline, Illinois. Ma il giorno dopo era salito sul palco per un concerto, come nei programmi. Il suo agente aveva rassicurato i fan: “aveva una banale influenza“, ma che l’aveva costretto a cancellare due concerti precedenti ad Atlanta.

E’ sicuro invece che sei giorni prima della morte era stato curato in ospedale per una crisi da overdose di oppiacei (TMZ). Da tempo soffriva per crisi epilettiche. L’autopsia è stata affidata al servizio di medicina legale locale, Midwest Medical Examiner, condotto da Martha Weaver.

Il cognato Maurice Philipps, marito di Tyka Nelson, sorella si Prince, durante la cerimonia funebre di cremazione, privatissima, si lamentava del troppo lavoro del Folletto del Pop: “il mio buon cognato prima di morire non ha dormito per sei giorni, aveva lavorato per 154 ore di fila“.

Un commesso del negozio di dischi Electric Fetus di Minneapolis, frequentato da Prince, era rimasto sorpreso negli ultimi tempi dal suo pessimo aspetto: “Tutti quelli che gli hanno parlato quel giorno concordano nel dire che era pallido e che sembrava molto debole. Una condizione molto diversa da quella in cui appariva di solito“.

Breaking News: “Prince aveva l’Aids e si stava preparando a morire”. Molto accreditata la notizia che Prince da sei mesi aveva scoperto di avere l’Aids per le sue tante attività trasgressive sessuali. La notizia shock è stata rimbalzata dai media USA, affermando che il cantante, affratellato dai Testimoni di Geova, rifiutava di curarsi, rifugiandosi nelle preghiere. AIDS Prince

Dalle indiscrezioni raccolte dal National Enquirer, che cita una fonte esclusiva dell’ambiente discografico che vuole rimanere anonima, Prince avrebbe contratto il virus dell’Hiv alla fine degli anni ’80 e si sarebbe poi trasformato in Aids circa sei mesi fa. Prince era in cattive condizioni: “I dottori – racconta la fonte – gli avevano detto che il suo emocromo era insolitamente basso e che la sua temperatura corporea era scesa pericolosamente (34 gradi). Era totalmente carente di ferro ed era spesso debolissimo e disorientato. Mangiava raramente e non riusciva a trattenere il cibo, pesava circa meno di 40 chili. Volto quasi itterico e secchezza della cute“.

Tutti i tabloid americani riferiscono dell’abuso di antidolorifici oppiacei, manifestando una dipendenza farmacologia al Percocet che assumeva dal 2009 per alleviare i dolori per una patologia all’anca. Secondo la sua batterista Sheila E. – Sheila Escovedo – la coxalgia era dovuta per “anni e anni di salti dalle casse acustiche indossando i tacchi alti“.

Prince si drogava per l’ansia del palco? L’avvocato del cantante, L. Londell McMillan, nega: non era un tossico!

Negli ultimi tempi il ‘Folletto’ era divenuto sensibile a qualunque stato influenzale e bronchitico, assolutamente fatale negli stati conclamati da immuno-deficienza da Hiv.

Importante l’autopsia: addosso alla popstar e nella sua casa sono state trovate delle prescrizioni farmaceutiche. L’hanno rivelato alla Cnn le autorità di Minneapolis che hanno chiesto l’intervento della Drug Enforcement Administration (Dea), l’agenzia federale antidroga.prince-rogers-nelson-1

Vero è che Prince nella sua vita musicale seguiva la regola aurea di Ray Bradbury, secondo la quale l’autore importante deve scrivere ogni giorno qualcosa, anche se non vedrà la luce della pubblicazione.

E infatti si dice che la cassaforte di Prince  a Paislety Park contenga un’infinità di brani musicali, strumentali e collaborazioni con altri artisti.  
Prince

Prince Rogers Nelson, noto con il nome d’arte di Prince (Minneapolis, 7 giugno 1958 – Minneapolis, 21 aprile 2016), è stato polistrumentista, cantante e compositore, produttore discografico, attore, regista e sceneggiatore statunitense, popolare soprattutto negli anni ottanta e novanta.
Nel 1984 ottiene il successo mondiale con Purple Rain, nella musica come nel cinema. Raggiunge contemporaneamente la prima posizione nelle classifiche dei singoli, degli album e dei film. Prima di Prince c’erano riusciti solo i Beatles. Il film omonimo Purple Rain vince anche il premio Oscar per la miglior colonna sonora con canzoni originali. Il brano When Doves Cry vincerà un Golden Globe come miglior canzone originale.

usa-police-baltimore-princeIl nome Prince deriva dal nome della band dove il padre suonava, ovvero i “Prince Rogers Trio. Per tutti gli anni ottanta Prince ha preferito giocare con i giornalisti, inventando una serie di storie sulla sua infanzia e adolescenza oppure mentendo sulla sua data di nascita. Per lungo tempo ha dichiarato di avere origini italiane, storia che non è mai stata esplicitamente confermata.

1401x788-prince-extralarge_1412016787658Dalla fine degli anni 70 Prince aveva inciso album di enorme impatto come 1999, Purple rain, Around the world in a day, Sign O’ the Times, Lovesexy, vendendo oltre 100 milioni di album. Il suo linguaggio musicale, a cavallo tra funk, rock, psichedelia e pop, ha cambiato per sempre la storia della musica. In occasione dell’uscita di Sign o’ the Times Prince decide di venire per la prima volta in Italia. Sarà per quattro sere, dal 7 all’11 giugno 1987, al PalaTrussardi di Milano.
Musicista irrequieto e dalla creatività torrenziale, Prince ha spesso alternato successi e cadute. Incapace di accettare compromessi, è stato protagonista di una lunga battaglia con le major discografiche (la Warner, nel suo caso, con la quale aveva firmato un contratto da 100 milioni di dollari) per rivendicare la sua libertà di scelta artistica. Nel mezzo della sua lunga disputa legale, Prince cambiò più volte il suo nome (Victor, Alexander Nevermind, The Symbol, The Artist, The Artist formerly know as Prince ovvero Tafkap) senza mia smettere di produrre musica.INI03F1_2028708F1_14-kTtB-U43170100642278697E-1224x916@Corriere-Web-Sezioni
La vena artistica del cantante di Minneapolis (che compone, arrangia, produce, canta e suona i suoi lavori spesso in totale autonomia) lo porta a produrre continuamente nuovi brani, ma anche ad essere tra i pionieri della vendita on-line su Internet: infatti alcuni suoi prodotti sono acquistabili solo dal suo sito.

Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 27º posto nella lista dei 100 migliori artisti. Il 15 marzo 2004 Prince entra nella Rock and Roll Hall of Fame. Alicia Keys l’ha presentato così: «Ci sono molti re. Re Enrico VIII, Re Salomone, Re Tut, Re James, King Kong e i three kings. Ma c’è solo un ‘Prince’» E lui, ringraziando, ha detto: «Da giovane facevo di tutto per mantenere la mia libertà. Mi ero imbarcato in un viaggio molto più affascinante di ciò che potevo immaginarmi. Ma senza una guida spirituale, tale libertà può portare ad un declino spirituale. Un vero amico o un mentore non può essere il tuo stipendio».

Tante le band formate: i The Revolution (con Wendy & Lisa), New Power Generation.

Prince-1940x1528Nel 2010 esce “20ten“, anche questo con distribuzione legata ad una rivista britannica e senza nessuna diffusione nei negozi, neppure on-line. Ad aprile 2013 pubblica il singolo Fixurlifeup che anticipa l’uscita dell’album Plectrum electrum di prossima uscita. Pubblica poi il brano Da Bourgeoisie e collabora con Janelle Monáe per il nuovo album The Electric Lady. Nel 2014, dopo tre anni di silenzio discografico, escono contemporaneamente due nuove opere, “Plectrum Electrum” firmato con la banda di appoggio 3rd Eye Girl e “Art Official Age“. Il primo è un disco rock-oriented, il secondo è prevalentemente pop-funk. “Art Official Age” è il primo disco di Prince non interamente prodotto da lui. L’anno successivo, 2015 escono a sorpresa attraverso la piattaforma Tidal due nuovi album: “HITNRUN phase I” e “HITNRUN phase II“.

rtx195b5Celebre anche per le sue tormentate storie sentimentali (Vanity, Apollonia, Kim Basinger, Sheena Easton, Mayte Garcia, da cui ha avuto un figlio nel 1996: ma il piccolo morì pochi giorni dopo), Prince aveva sposato l’italo canadese Manuela Testotini, ma due anni fa era arrivato il divorzio.

Tanti gli amici dello sport che immediatamente hanno segnato il loro malinconico stupore e disperazione: Magic Johnson (‘Devastated By Passing Of Good Friend Prince‘),Sugar Ray Leonard, Serena Williams, e poi Spike Lee e tantissimi altri.
Tra i primi a ricordarlo la figlia di Hillary e Bill Clinton, Chelsea: «Grazie Prince. Tutti i miei pensieri e le mie preghiere sono con le persone che amavi». «Ci ha lasciato Prince, che triste notizia, era un gigante. Le mie profonde condoglianze alla sua famiglia, agli amici e ai fan», ha scritto il cantante dei Kiss Gene Simmons. «Prince, eri una leggenda, riposa in pace», ha scritto la popstar Lily Allen. E Kate Perry ha twittato: «E così… Il mondo ha perso un sacco di magia. Riposa in pace, e grazie per averci donato così tanto». Dal suo profilo, l’attore Samuel L Jackson ha scritto a caldo: «Sono sconvolto, i media dicono che Prince è morto? – ha twittato incredulo – Davvero? Un’enorme perdita per tutti noi! Che genio! Sono senza parole». Triste anche l’ex Take That Robbie Williams: «Ora anche Prince. No, no, no… Riposa in pace genio». Personale il ricordo dell’attore australiano Russell Crowe: «E’ stato il più grande live che abbia mai visto. Geniale, poeta, sexy. Riposa in pace, Prince».

(fonti web: TMZ, ansa, CNN, repubblica.it, wiki.it, corriere della sera.it/spettacoli)

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