R.I.P. PEPE chitarra e voce …tra i fondatori dei Dik Dik

Morto Erminio ‘Pepe’ Salvaderi, chitarrista e seconda voce dello storico complesso pop-beat italiano, i Dik Dik. L’annuncio su FB dei componenti più intimi del gruppo famoso le per grandi Hits internazionali: Senza Luce, L’Isola di Wight, Sognando la California … e lo ricorderemo con UNA VITA D’AVVENTURA l’ultima produzione della band, presto in stampa.Pepe e Dik DikIl ricordo di Lallo e Petruccio dei Dik Dik (nati nello stesso quartiere) in un post di saluto sulla pagina ufficiale di FB: “Ciao Pepe, te ne sei andato a suonare con gli angeli e ci hai lasciato qui a piangerti e ricordarti per sempre”. Dik_Dik_75

  • Giancarlo Sbriziolo (detto Lallo) – vocebasso, chitarra ritmica (dal 1965 al 1978 e dal 1982) – Pietro Montalbetti (detto Pietruccio) – chitarra solista, cori (dal 1965 al 1978 e dal 1982), basso (dal 1978 al 1982)

FB: “Conoscendo la tua innata ironia lo avrai fatto così senza avvertirci affinchè suonassimo le tue canzoni, le nostre canzoni ancora più forte, così forte da arrivare fino al cielo e il cielo sarà con te ad ascoltarci.Noi non ti abbiamo perso e non ti perderemo mai perché sei e sarai sempre dentro di noi e ti promettiamo un cosa, l’ultimo lavoro, quello che hai voluto tanto non andrà perduto. Ciao fratello, amico, grande musicista, ciao Pepe ci incontreremo in tutti i nostri sogni“.131930590_433884234303321_6240756361360505646_n
Pepe Salvaderi, milanese con la passione della musica sin da ragazzo (aveva iniziato studiando chitarra classica con il M° Miguel Albeniz), fu nel lontano 1965 – con gli amici d’infanzia Lallo (Giancarlo Sbriziolo) e Pietruccio (Pietro Montalbetti) – uno dei fondatori del gruppo che iniziò come Dreamers, poi Squali.
Dopo un provino procurato al gruppo grazie alla segnalazione di Giovanni Battista Montini (allora arcivescovo di Milano), e futuro Papa Paolo VI, ottengono un contratto discografico con la Dischi Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik (nome di un’antilope africana, trovato da Pietruccio Montalbetti per caso, guardando un dizionario Inglese – Italiano). Debuttano nel 1965 col singolo 1-2-3/Se rimani con me.
https://youtu.be/-qcw0Pi-wR0?list=RD-qcw0Pi-wR0
Nel complesso suonava la chitarra ritmica, la tastiera e seconda voce. Era il periodo che le label italiane assegnavano a gruppi nostrani alcune Hit internazionali per fare la versione italiana. L’isola di Wight e Sognando California e p oi Il mondo è con noi (reinterpretazioni dei The Mamas & the Papas, con sul retro Se io fossi un falegname, versione italiana di If I were a carpenter di Tim Hardin); nel 1967 Inno (cover, sempre ad opera di Mogol, di Let’s go to San Francisco dei The Flower Pot Men), e la famosissima Senza luce (cover, sempre con i testi di Mogol, di A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum, con l’intro famosissimo all’organo Hammond), con la quale raggiungono il primo posto nella Hit Parade; nel 1968 esce Il vento (ancora di Mogol e Battisti, con sul retro L’eschimese, una versione italiana di The mighty Quinn di Bob Dylan, ancora opera di Mogol), mentre l’anno seguente il bellissimo brano Il primo giorno di primavera, con Lucio Battisti alla chitarra acustica e Pino Presti al basso elettrico, che arriva prima in classifica per due settimane.Lucio_Battisti,_i_Dik_Dik_ed_Aldo_Novelli_durante_un_episodio_di_Teleset,_1966

Enrico Ruggeri così lo ricorda: “I Dik Dik furono quelli che portarono il nastrino dei Decibel alla nostra prima casa discografica. Registrammo il primo album con Pepe Salvaderi sempre presente in studio, assieme a Giancarlo e al povero Joe Vescovi. Quanti ricordi. Un abbraccio Pepe, ovunque tu sia adesso“.

Pietruccio Montalbetti: “Caro Pepe grande compagno di vita e di musica, io e Lallo non ti dimenticheremo mai, abbiamo vissuto una vita intera senza mai litigare, ma solo discutere da persone civili Ci mancherai molto ciao e Riposa in pace“. e poi ricorda “L’ultima volta che l’ho visto è stato quando abbiamo inciso il nuovo disco dal titolo UNA VITA D’AVVENTURA – che uscirà a breve. Subito dopo siamo entrati nella pandemia eravamo in provincia di Firenze negli studi del nostro nuovo produttore Luca Nesti da quei giorni dato che io abito a Milano e lui a Buccinasco non l’ho più visto e la cosa mi dispiace molto“.

(fonti FB, ANSA, Corriere.it, Wiki, Petruccio M.).

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