R.I.P. Marco Pannella. Una vita per i diritti civili

Addio a Marco Pannella. Il leader radicale, protagonista delle battaglia per i diritti civili nella storia italiana. 

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86 anni dedicati alla lotta per i diritti civili, alla libertà, alla democrazia. Dal divorzio all’aborto, dalla liberalizzazione delle droghe leggere all’indulto. 

 “Noi siamo diventati radicali perché ritenevamo di avere delle insuperabili solitudini e diversità rispetto alla gente, e quindi una sete alternativa profonda, più dura, più “radicale” di altri… Noi non “facciamo i politici”, i deputati, i leader… lottiamo, per quel che dobbiamo e per quel che crediamo. E questa è la differenza che prima o poi, speriamo non troppo tardi, si dovrà comprendere”.

Era il 1965  quando il deputato socialista Loris Fortuna presentò una proposta di legge volta ad introdurre, in casi limitati, lo scioglimento del matrimonio. I radicali si resero subito conto dell’importanza straordinaria di una proposta che esportava, al fuori delle mura domestiche, quello che fino a poco tempo prima era solo un fatto privato. Il divorzio e la battaglia referendaria che ne seguì cambiarono per sempre l’Italia, spaccandola in due ma aprendo un dialogo, una contestazione che porterà a grandissimi e importanti cambiamenti.

Pannella_protestaNel 1973 un’altra grande battaglia vinta dai radicali: l’obiezione di coscienza diventa legge. Dopo marce antimilitariste, scioperi della fame e disobbedienza civile, arresti la leva miliare non è più obbligatoria.

L’anno successivo, dopo la proposta di referendum per l’abrogazione della legge sul divorzio, chiesto dai movimenti cattolici, e la vittoria del secca del NO, Pannella organizza una manifestazione a Piazza Navona.

 Nel 1975, inizia la battaglia per la depenalizzazione delle droghe facendosi arrestare per aver fumato uno spinello in pubblico.

Nel 1981 la vittoria al referendum per il no all’abrogazione dell’aborto. 

Nel 1995 scandalizza tutta la televisione italiana regalando ad Alda D’Eusanio un pezzetto di Hashish in diretta tv.

Il diritto alla vita, alla salute, alla libertà, l’impegno per sconfiggere la fame nel mondo nei paesi sottosviluppati sono stati per i Radicali obiettivi primari dei programmi di lotta, pacifica ma dura, concreta e decisa.

Sui social tanti i messaggi di cordoglio dai leader politici italiani ed europei.

Matteo Renzi su Facebook lo ricorda così:

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Nichi Vendola, ex governatore della regione Puglia sempre su Facebook lascia una testimonianza.

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Clemente Mimum e Pietro Grasso ne ricordano le battaglie per i diritti civili e la passione per la Libertà.

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Pannella è stato questo e molto altro. È stato un idealista e un pacifico combattente, si è battuto per le libertà di tutti, per i diritti, per l’uguaglianza.

Si è spento dopo l’ultima battaglia.

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