R.I.P. Mahmoud Cherif Bassiouni, il fondatore del S.I.I.

Lunedì 25 settembre a Chicago, all’età di 79 anni, è venuto a mancare il Professor Mahmoud Cherif Bassiouni, fondatore del S.I.I. “Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights” nel 1972 

Bassiouni

La comunità internazionale ha perso il padre del Diritto Penale Internazionale, uno dei principali fautori della creazione della Corte Penale Internazionale e un infaticabile investigatore delle violazioni dei diritti umani. La scomparsa del Prof. Bassiouni lascia un vuoto incolmabile in tutti coloro che hanno avuto l’onore e la fortuna di lavorare al suo fianco. L’Istituto piange la scomparsa del proprio padre, giurista immenso sospinto da una inesausta passione per la difesa della legalità e la protezione dei diritti umani. Anche la città di Siracusa non può non essere grata a un uomo che ha fondato, nel 1972, un istituto di rilevanza internazionale, che gode dello status di organismo consultivo presso le Nazioni Unite e che, nei suoi 45 anni di studio, ricerca e formazione nel campo della giustizia penale internazionale e comparata e dei diritti umani, ha organizzato oltre 600 conferenze, workshop, seminari di formazione e riunioni di esperti, che hanno portato a Siracusa, complessivamente, oltre 51.000 giuristi provenienti da 171 paesi di tutto il mondo. Ha avuto un ruolo insostituibile nella nascita e nella storia del Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, già Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali (ISISC). A partire dal 1975, il Professor Bassiouni ha ricoperto 22 cariche in seno alle Nazioni Unite, ed è stato autore di 24 libri, co-autore di 4 e curatore di 47 pubblicazioni, oltre che autore di 266 articoli in diritto penale internazionale, diritto penale comparato, diritti umani e diritto penale statunitense, che sono stati pubblicati all’interno di vari libri e riviste giuridiche.

È stato inoltre autore di 14 monografie di argomento storico, politico e religioso. Ha ricevuto 10 lauree ad honorem da 7 paesi ed è stato premiato con 16 medaglie da 8 paesi, tra cui l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Cavaliere di Gran Croce) nel 2006, l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Grand’Ufficiale) nel 1977, e l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Commendatore) nel 1976. Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti ricordiamo la nomina al Premio Nobel per la Pace (1999) per la dedizione e l’impegno profusi a supporto della giustizia penale internazionale e, in particolare, per la creazione di una corte penale internazionale.

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