R.I.P. Gigi Proietti, amatissimo artista romano

Ci lascia uno degli artisti italiani più talentuosi e versatili: Gigi Proietti. È deceduto a causa di severi problemi cardiaci già presenti e oggi avrebbe compiuto 80 anni. Era stato ricoverato in terapia intensiva in una clinica di Roma.

gigiproiettiAncora una volta l’Italia perde un valoroso artista, nonché simbolo della tv italiana. Gigi Proietti era molto amato dal pubblico, soprattutto grazie al suo savoir faire. All’anagrafe Luigi Proietti, classe 1940, attore, doppiatore, regista, insegnante, cabarettista e chi più ne ha, più ne metta. La sua Roma lo piange, ma tutti lo ricordano sui social come è giusto che sia. La sua lunga e ricca carriera iniziò a decollare all’inizio degli anni sessanta, cominciando con il teatro. Uno dei suoi primi spettacoli, ovvero “A me gli occhi, please” avuto luogo presso il Teatro Olimpico della sua città, ebbe un consistente successo, raggiungendo così oltre 500.000 spettatori. Uno dei suoi cavalli di battaglia teatrali era lo sketch “Er cavaliere bianco e er cavaliere nero”.

La sua carriera andò ben oltre, infatti iniziò a comparire in tv alla fine degli anni sessanta e inizio di quelli settanta, in cui partecipò allo sceneggiato di Ugo Gregoretti, “Il circolo Pickwick”. Altri spettacoli degni di nota sono: “Io a modo mio”, “Sabato sera”, “Fatti e Fattacci” e altri. Fu anche protagonista di serie televisive come “Il maresciallo Rocca” (nei panni di un carabiniere), “Preferisco il Paradiso”, “San Filippo Neri”, “Il signore della Truffa”, ecc. Nel 1970 sostituisce Domenico Modugno nella commedia musicale “Alleluja brava gente” scritta da Garinei e Giovannini. Non ebbe molta fortuna nel mondo del cinema, ma il film “Febbre da cavallo” di Steno, in cui interpretò il ruolo di Bruno Fioretti detto “Mandrake” (in onore del personaggio dei fumetti) e girato nel 1976, ribaltò la situazione, poiché fu un vero e proprio cult. Collaborò inoltre con i fratelli Vanzina. La lista non finisce qui, perché vi sono molti altri spettacoli e film a cui prese parte. Nel 2013 esordì come scrittore pubblicando la sua prima autobiografia dal titolo “Tutto sommato qualcosa mi ricordo“, a cui seguì due anni dopo, un altro libro contenente una serie di aneddoti accaduti dietro le quinte, chiamato “Decamerino. Novelle dietro le quinte“. Aveva partecipato di recente, anche allo show “Ulisse” condotto da Alberto Angela. A marzo, il suo messaggio rivolto agli anziani: «Obbediamo alle regole così poi potremo andare ‘ndo ce pare». Aveva preso a cuore la vicenda del Coronavirus, ma allo stesso tempo aveva ironizzato sulla nuova “normalità” con cui siamo costretti a convivere in questo periodo. Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella esprime il suo cordoglio sui social, scrivendo: «È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa, nel giorno dell’ottantesimo compleanno di Gigi Proietti. Attore poliedrico e versatile, regista, organizzatore, doppiatore, maestro di generazioni di attori, erede naturale di Ettore Petrolini, era l’espressione genuina dello spirito romanesco. Alla grande cultura, alla capacità espressiva eccezionale, frutto di un intensivo lavoro su sé stesso, univa una simpatia travolgente e una binomia naturale, che ne avevano fatto il beniamino del pubblico di ogni età. Desidero ricordarlo anche come intellettuale, lucido e appassionato, sempre attento e sensibile alle istanze delle fasce più deboli e al rinnovamento della società. Alla signora Sagitta, alle figlie Susanna e Carlotta, ai suoi collaboratori e ai tanti suoi allievi desidero far giungere il mio più profondo cordoglio, a nome della Repubblica, e sentimenti di vicinanza personale». Una sfilza di messaggi e dediche per ricordarlo, da parte di tutti i più grandi artisti di fama nazionale e internazionale. Arrivederci, Gigi!

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