Quando una torta diventa un capolavoro

Il cake design sta suscitando anche a Catania un grande interesse. E le torte prendono la forma di una valigia, di un treno e anche di un neonato

Il cake design è l’arte di rendere un dolce, oltre che buono, esteticamente bello. A differenza di quello che si può pensare non è una moda del momento; le prime torte monumentali furono realizzate da Antonin Carème, vissuto tra il XVIII e il XIX secolo,  famoso per i suoi pièce montée, preparazioni di pasticceria alte più di un metro realizzate con zucchero e marzapane per l’aristocrazia europea, tra cui il diplomatico francese Talleyrand, nonché per Napoleone Bonaparte e Giorgio IV. Con le nozze della regina Vittoria nel 1840 si ha una vera e propria consacrazione di uno dei più importanti composti per il cake design: la royal ice, ovvero la ghiaccia reale. Elisa Del Popolo è una affermata cake designer, che ci introduce in questo mondo dai tanti zuccherati colori.

Diverse cake designer hanno intrapreso questo percorso già da diversi anni. E’ invece più recente la presenza di negozi dedicati a questo settore che non supera i due o tre anni.

Come si accende la passione per quest’arte pasticcera?

Come spesso accade nella vita, si intraprende un percorso per caso o per gioco o perché si ha una attitudine. Nel mio caso avevo lasciato inespresso il mio lato creativo, preferendo studi di ordine scientifico, finché l’incontro con la materia prima, in questo caso la pasta di zucchero, non ha deciso per me. Non posso parlare a oggi di professione vera e propria: il cake design è una passione, per molti aspetti è una terapia, ma per parlare di questo dovremmo far virare il tema di questa intervista;

Cosa bisogna imparare per diventare una brava cake designer?

Come tutte le professioni creative, alla base vi è la tecnica. E’ fondamentale avere una buona manualità, saper disegnare e conoscere a fondo l’utilizzo dei colori, bisogna avere una certa sensibilità per l’arte e per la bellezza. A questo si devono sommare le competenze di pasticceria, perché è di dolci che stiamo parlando e un dolce non deve essere bello: può anche essere bello, ma deve per necessità essere buono. E’ per questo che le mie creazioni sono realizzate in tandem con Rosa, mia madre; lei si occupa della bontà del dolce, e io del design.

Esistono dei corsi specifici nella nostra città?

Molti rivenditori di utensili e materiali per cake design organizzano corsi privati invitando cake designer specializzate in varie tecniche provenienti da tutta Italia, ma non esiste una scuola a Catania. Attualmente è la curiosità e la volontà di scambiare informazioni che prevale, è per questo che il web resta uno dei migliori strumenti. Personalmente sono un’autodidatta, cerco di accrescere la mia sensibilità estetica leggendo libri di storia dell’arte e visitando il più possibile musei, tenendo a mente che la materia, qualsiasi essa sia, è solo un mezzo di espressione. Lo scorso anno ho avuto modo di fare un corso di un giorno con un grande cake designer a livello nazionale che mi ha davvero arricchita, Renato Ardovino, il quale è stato un impeccabile maestro sia di arte che di pasticceria.

Da cosa dipende il successo di questo modo di intendere la pasticceria? E’ forse anche merito di trasmissioni tv quali “Il boss delle torte”?

Mettere le mani in pasta fa bene, modellare dà una sensazione di benessere che ferma il tempo. Si potrebbe pensare che basterebbe dipingere, manipolare l’argilla o fare collanine, ma il cake design ha qualcosa in più perché sfrutta più sensi, oltre la vista c’è il palato e l’olfatto: quella torta così bella che sto guardando emana un profumo, la posso mangiare e dopo non c’è più. In questo svanire c’è una magia irresistibile e unica. Naturalmente l’attenzione mediatica ha amplificato il fenomeno e creato il business, ma come ho detto all’inizio il cake design non è nato pochi anni fa, non è una tendenza del momento, i programmi tv lo hanno portato solo dentro le nostre case.

Quali sono gli “attrezzi del mestiere” e gli ingredienti tipici usati?

I migliori attrezzi del mestiere sono le proprie mani e la propria creatività, poi servono vari utensili per il modelling, pennelli, coloranti alimentari, aerografo e le varie paste zuccherine differenti a seconda del progetto che si vuole realizzare.

Lei è specializzata in un particolare tipo di decorazione?

Cerco sempre di arricchire il mio bagaglio e non mi sento mai arrivata, è facile soprattutto nell’era dell’informazione globale trovare persone con più estro, con più creatività, alle quali ispirarsi. Perciò pur amando molto il modelling, le realizzazioni floreali e il painting, la parola “specializzata” non è ancora entrata nel mio vocabolario.

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