Quando la filosofia insegna ad amare: Platone e Dione

Presentato al Centro Culture Contemporanee Zo il nuovo libro di Carmelo Zaffora

Dieci racconti ispirati alla mitologia greca, con al centro l’amore di Platone per Dione. E anche la filosofia che insegna ad amare: questi, gli argomenti centrali di ‘Theophanie’ , il nuovo libro dello psichiatra Carmelo Zaffora , presentato Mercoledì 17 Dicembre al Centro Culture Contemporanee Zo, pp. 173, Carthago edizioni.

“Un libro scritto con grande maestria- dichiara Gaspare Edgardo Liggeri, dirigente medico in pensione, nel presentare “Theophanie”. Qui – continua, “il lettore trovera’ il suo insegnamento”.

Per Davide Crimi, funzionario, “colui che vuole imprimere un pensiero deve essere tenace come la lava. La stessa tenacia di Zaffora, il quale usa la scrittura come una medicina omeopatica che riesce a guarire le persone con la dolcezza. Per lo scrittore, la dolcezza e’ la dialettica. Dove ci sono fiori che germogliano, dove cresce la pianta  del pensiero -conclude Crimi- “è bello stare”.

“Parlo del luogo delle mie origini, e cioè Gangi, sulle Madonie. Qui- spiega l’autore, “ho trascorso la mia infanzia: sarei stato sicuramente diverso se non fossi cresciuto nel posto che mi ha trasmesso cose che per sempre mi accompagneranno. Essere dislocati sul territorio siciliano regala una marcia in più. Nonostante il disincanto e la crisi, la sicilianita’ ci rende riflessivi, e dobbiamo ringraziare e decantare la nostra isola, pur con tutti i suoi difetti. Dedico questo libro a Platone- continua Zaffora.”Il filosofo venne a Siracusa tre volte perché in questa città voleva fondare una città ideale e un’accademia dove potesse mettere radici la democrazia. Ma a Siracusa, il filosofo si innamora del nipote di Dionisio, Dione. E la storia d’amore tra i due finisce in tragedia. Un altro episodio, continua “e’dedicato al poeta tedesco Von Platen, che morì a Siracusa alla ricerca del mito: anche lui, come Platone s’innamora di un giovane, il figlio del locandiere dove alloggiava. Entrambe queste storie ci fanno capire che l’amore può anche avere cifre diverse rispetto al sentire comune. Il fine del libro , spiega ancora “è’ rilanciare il senso spirituale della divinità che è molto presente in Sicilia, un isola dannatamente tragica ma dalla forza culturale molto evidente”.

Un libro che racconta dunque la memoria contro l’oblio.

“Vorrei consegnarlo alle nuove generazioni, dice Zaffora” per insegnare loro di non dimenticare. Ma è anche una riflessione sull’amore: Dione fu ucciso in una congiura e Platone fu incarcerato da Dionisio. Il filosofo ricorda il giovinetto amato in queste riflessioni, trasmettendoci così il senso del bello”.

Può’ la filosofia curarci dalla malattia mentale?

“Fra qualche anno la depressione sarà la malattia mentale per eccellenza, per Platone essa è il senso della perdita della speranza. La depressione e’ la malattia dell’IO che non ha più appigli per sostenersi: se esso è sostenuto dalla spiritualità, potrà riemergere, pena la disperazione. Se perdiamo lo spirito, il rischio sara’ la tristezza di cui è’ permeata la civiltà occidentale”.

Il percussionista Alfio Antico ha eseguito alcuni brani tra cui la filastrocca siciliana “C’era una folta un re, befe’, biscotto e mine”.

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