I pupi siciliani ed i “pupari”: tradizione o avanguardia?

Da sempre, i pupi siciliani ci hanno affascinato a volte impaurito con le loro spade lunghe e luccicanti, i loro sorrisi e i loro occhi enormi fissi e inquietanti.

La storia dei pupi siciliani è antica come la Sicilia stessa; già all’epoca dei normanni nella corte di FEDERICO esistevano dei giochi che allietavano i piccoli nobili erano fili che tenevano bambole di pezza e di legno, soldatini con spade di ferro che venivano abilmente mosse dalle mani d servi e dame di corte.
In tempi più recenti i pupi siciliani si rifanno alla storia antica e raccontano le gesta dei PALADINI DI FRANCIA, LA CHANSON DE ROLAND, cioè la canzone di Rolando che fu un grande guerriero e le gesta dei paladini del CICLO CAROLINGIO.
A proposito non tutti conoscono il significato recondito della spada che tengono saldamente in pugno i paladini: l’arma infatti è simbolo oltre che di forza e di eroico ardore anche e soprattutto è simbolo fallico per eccellenza!
Per i più piccoli il teatro dei pupi è la gioia di una nuova scoperta; avvicinare i bambini a questa forma d’arte elevata non può fare altro loro che bene ed ha anche lo scopo di elevarli ad un livello superiore d’intelligenza oltre che a ricordare loro che le tradizioni della terra che gli ha dato i natai non devono assolutamente essere dimenticate. Mi piange il cuore quando vedo bambini, anche piccolissimi, che stanno ore ed ore con i “maledetti” cellulari in mano…. alienandosi e dimenticando il valore intrinseco del gioco, la gioia immensa di stare a contatto diretto con altri bambini, vivere, respirare giocando all’aria aperta… ma questo argomento ci potrebbe portare lontano…ma torniamo a parlare dei nostri amati pupi, dei paladini. Uno de tanti scopi dei veri educatori è quello o dovrebbe essere quello di portare il teatro dei pupi nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di arricchire i giovani, le nuove generazioni di “linfa vitale” di storia e di eroi, di veri eroi.
L’opera dei PUPI è PER ANTONOMASIA IL TEATRO TRADIZIONALE SICILIANO DELLE MARIONETTE. I pupi differenziano dalle altre marionette per i soggetti, la meccanica, per lo stile figurativo, per l’organizzazione scenica ed il tipo di recitazione.
I soggetti sono per la maggior parte lunghe vicende rappresentate a puntate che derivano dalla letteratura EPICO CAVALLERESCA, particolarmente del ciclo carolingio. Ma non finisce qui… infatti le storie ed il repertorio comprende anche vite di banditi, vite di santi, avvenimenti storici e trame direttamente tratte delle magnifiche, sublimi storie di William Shakespeare. Molti pupari palermitani hanno raccontato storie di omicidi e fatti di cronaca nera recenti per esempio l’omicidio di PADRE PUGLISI.
Esistono in Sicilia due distinte tradizioni dell’opera dei pupi: QUELLA PALERMITANA, diffusa nella Sicilia Occidentale, e QUELLA CATANESE, diffusa nella Sicilia orientale. Ma in cosa differiscono i soggetti delle due importati trazioni pupare?
I SOGGETTI DIFFERISCONO ESSENZIALMENTE, OLTRE CHE PER L’ASPETTO, ANCHE PER LA FIGURAZIONE NONOSTANTE SI POSSA RINTRACCIARE UN’UNITA’ NEL REPERTORIO.
Ricordiamo a Palermo di andare a visitare il MUSEO DELLE MARIONETTE; un viaggio inerito nello splendido scenario di Morgana che ha inoltre l’obiettivo di stratificare la cultura delle marionette coinvolgendo nel progetto, che negli anni passati ha avuto grande seguito d pubblico, operatori teatrali, insegnanti, intellettuali di diversa estrazione e formazione. Essi danno ai pupari l’impulso alla creazione di nuovi soggetti e trame; un nuovo repertorio da inserire nel grande alveo della tradizione dei pupi.
VIVA I PUPI SICILIANI VIA I PUPARI!

a Cognita Design production
Torna in alto