Primo pacemaker al mondo senza elettrocateteri

 Rivoluzione nella cura delle aritmie: primo pacemaker al mondo senza elettrocateteri. Di dimensioni ridottissime viene inserito direttamente dentro il cuore

Dall’inizio di dicembre 2013 a oggi anche in Italia sono stati impiantati i primi pacemaker di tipo nanostim, il primo e unico pacemaker al mondo senza elettrocateteri, che ha ottenuto il marchio CE. I portatori di pacemaker nel mondo sono circa 4 milioni, in Italia circa 700.000. Ogni anno in Italia vengono impiantati circa 60.000 nuovi pacemaker, circa 700.000 nel mondo. Il pacemaker è l’unica soluzione per alcuni dei più importanti disturbi di conduzione cardiaca che, se non curati, comportano sintomi che limitano enormemente la vita quotidiana del paziente.

I pacemaker cardiaci – com’è noto – vengono impiegati per il trattamento della bradicardia, ossia un battito cardiaco eccessivamente lento. Tali dispositivi monitorano la funzionalità cardiaca e trasmettono impulsi elettrici quando il battito cardiaco rallenta eccessivamente in base ai requisiti fisiologici di ciascun paziente.

Diversamente dai pacemaker tradizionali, il cui impianto richiede un intervento chirurgico invasivo, il pacemaker St. Jude Medical Nanostim viene impiantato direttamente nel cuore (in corrispondenza dell’apice del ventricolo destro) tramite una procedura meno invasiva. Il dispositivo viene posizionato mediante un catetere manovrabile attraverso la vena femorale.Inoltre Nanostim è stato progettato in modo tale da essere completamente recuperabile; si può riposizionarlo rapidamente durante la procedura d’impianto e recuperarlo successivamente, se necessario, come ad esempio per la sostituzione di routine della batteria. ‘Il nuovo rivoluzionario dispositivo – spiega il prof. Fiorenzo Gaita dell’azienda ospedaliera Città della salute e della scienza di Torino – è talmente piccolo che viene impiantato interamente all’interno del cuore, a differenza del pacemaker convenzionale, dieci volte più grande, che necessita invece di una tasca ricavata all’altezza della spalla e di un catetere che porta l’impulso elettrico fino all’interno del cuore. Questo è un cambiamento epocale nella storia dell’elettrostimolazione e comporta una procedura con meno rischi di infezione per il paziente ed elimina i problemi legati all’usura e alla rottura degli elettrocateteri’.

La novità tecnologica – soggiunge in proposito il prof. Antonio Curnis degli Ospedali Civili di Brescia – porta con sè una tecnica di impianto completamente nuova, che per il paziente comporta sia una considerevole riduzione dei tempi di impianto e dei rischi connessi, sia un importante beneficio cosmetico, grazie alla totale assenza di cicatrici o rigonfiamenti della cute in prossimità del dispositivo, tipici dei pacemaker convenzionali’, risultati preliminari derivati dalla sperimentazione LEADLESS, un studio multicentrico, prospettico, a braccio singolo, hanno dimostrato che le prestazioni generali del dispositivo sono comparabili a quelle dei pacemaker tradizionali. La durata media totale della procedura d’impianto è risultata pari a soli 28 minuti. Nonostante il formato miniaturizzato, la batteria del dispositivo ha una vita utile attesa di più di 9 anni a una stimolazione del 100 per cento o di più di 13 anni a una stimolazione del 50 per cento.

I primi pazienti italiani, una decina circa, che hanno potuto utilizzare questi nuovi pacemaker-afferma da parte sua il prof. Claudio Tondo Dell’Irccs Centro MOncologico Monzino di Milano- sono ritornati alle loro abituali attività con un sostanziale miglioramento della qualità della loro vite, grazie ad un intervento per il posizionamento del pacemaker semplificato e minimamente invasivo’.

Per facilitarne l’introduzione nel mercato e l’adozione nella pratica clinica, il sistema sanitario dovrebbe prevedere la possibilità di gestire i costi iniziali che sono inevitabilmente più alti rispetto alla tecnologia convenzionaleIl pacemaker St. Jude Medical Nanostim è il primo e l’unico pacemaker leadless che ha superato tutte le valutazioni cliniche e che è disponibile sul mercato. Vista la grande novità rappresentata da questa tecnologia, l’introduzione nel mercato avverrà in modo graduale e l’Italia ne sarà protagonista con il coinvolgimento dei più importanti centri di elettrostimolazione’.

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