PORGY AND BESS: il folk americano incontra la sinfonica europea

Per il cartellone della Camerata Polifonica Siciliana, all’interno della  rassegna “Un palcoscenico per la città” promossa dal Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania, la Jazz Orchestra dell’Istituto Musicale  “Vincenzo Bellini”, diretta da Salvo Torrisi, guest alla tromba Dino Rubino, ripropone l’opera di George Gershwin nella rilettura jazz orchestrale di Gil Evans per il celebre disco di Miles Davis del 1959

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Venerdì 26 gennaio, alle 21, al Teatro Sangiorgi di Catania, per la stagione della Camerata Polifonica Siciliana, inserita nel cartellone “Un palcoscenico per la città” promosso dal Teatro Massimo Vincenzo Bellini, va in scena l’IMVB Jazz Orchestra diretta da Salvatore Torrisi, con la tromba solista Dino Rubino, con il concerto “Porgy and Bess”, opera di George Gershwin con l’arrangiamento di Gil Evans per Miles Davis.

Istituto Musicale Vincenzo Bellini Jazz Orchestra, direttore Salvatore Torrisi, tromba solista Dino Rubino; flauti  Domenico Testaì, Rosario Tizzone, Eugenia Cantone, Ines Nicolosi e Annamaria Caporlingua; sax contralto e sax baritono  Pietro La Rosa; sax tenore Giorgio Garozzo; clarinetto basso Salvatore Sapienza; clarinetto Leandro Spitale; corni Gianvito Messina, Gabriele Denaro, Luca Grasso; trombe Biagio Schifano, Rosario Durante, Gianluca Lucenti, Giuseppe Privitera e Cristian Cassarà; tromboni Camillo Pavone, Salvatore Cantale, Francesco Boreale e Giuseppe Mangiameli; tuba Antonio Coschina; contrabbasso Nello Nicotra; batteria Giovanni Caruso.

Note di sala del direttore Salvatore Torrisi

L’esecuzione dell’originale e inconsueto arrangiamento di “Porgy and Bess” di George Gershwin vuole essere un modesto ma doveroso omaggio al grande pianista, compositore e arrangiatore canadese Gil Evans che si è distinto sin dai suoi primi lavori non solo per originalità ma anche grande abilità nel ricercare nuovi colori e originalissimi impasti timbrici nel variegato contesto della musica jazz e in modo particolare nel già consolidato repertorio orchestrale.

Importante innovatore della scrittura orchestrale, rompendo con la tradizione è stato tra i pochi ad utilizzare strumenti insoliti nel jazz come la tuba, i corni e i flauti contralto e basso in sostituzione dei tradizionali sassofoni; è di fatto il padre del nonetto denominato Tuba Band le cui incisioni effettuate tra il 1948 e il 1950 confluiscono nel celebre “Birth of The Cool” di Miles Davis. Dal 1957 collabora con Miles Davis che lo coinvolge nei suoi originali progetti artististici che, sotto l’etichetta della Columbia Records, produrrà tre album, che sono considerati delle pietre miliari nella storia della musica jazz: “Miles Ahead”, “Porgy and Bess” e “Sketches of Spain”.

L’album “Porgy and Bess” è stato pubblicato nel 1959 dalla Columbia Records ed è basato sui raffinatissimi quanto originali arrangiamenti che Gil Evans scrisse partendo dall’opera di George Gershwin per Miles Davis che si cimentò con grande maestria nell’esecuzione delle celebri melodie dell’opera. L’album contiene 13 tracce, 12 sono rielaborazioni di canzoni dell’opera, arrangiati da Evans, tranne “Gone” composto per l’occasione da Gil Evans e che vede impegnata l’orchestra in una serrata scrittura che richiede una notevole precisione ritmica e una perfetta sincronia tra la ritmica e l’orchestra; il brano, contrappuntato dai soli di batteria, ha forma tripartita e la sezione centrale con carattere di elaborazione, è lasciata al solo di Miles Davis che improvvisa sulla tipica struttura di blues minore. Tra i brani dell’album si ricorda la versione di Summertime a cui Evans ha dato un colore assolutamente insolito con l’accompagnamento dei corni e dei flauti ed è sicuramente uno dei brani più celebri e più conosciuti di tutto dell’album.

George Gershwin (1889-1937) divenne famoso sin da giovanissimo soprattutto come autore di commedie musicali e canzoni e, come i compositori del suo tempo, era alla ricerca di espressioni nuove avvertendo la necessità di trovare uno “stile americano” nel quale dovevano trovare ampio spazio la tradizione del blues, del ragtime e delle canzoni popolari. Questo ambizioso progetto spinse Gershwin a cercare una propria strada nell’ambito della musica colta e sinfonica con linguaggio orchestrale ricco di colori ed eclettico. La “Rhapsody in Blue” eseguita per la prima volta nel 1924 con immediato successo è l’esempio più tangibile dello stile di Geshwin in cui si fondono mirabilmente ragtime, blues e jazz.

L’opera di George Gershwin fu eseguita nel 1935, ma “Porgy and Bess” era nella mente di Gershwin già da molti anni, da quando nel 1926 aveva letto “Porgy”, la storia scritta da DuBose Heyward, originario di Charleston, che descriveva la vita degli afroamericani all’inizio degli anni Trenta a Catfish Row una strada immaginaria di Charleston nel South Carolina.

Nel 1934 George e Ira Gershwin convinsero Heyward a collaborare e lo invitarono alla la stesura del libretto dell’opera mentre George ed Ira si occuparono delle canzoni; in poco tempo George realizzò i recitativi e completò l’orchestrazione realizzando un’opera diversa dai consueti canoni formali operistici, riuscendo tuttavia a trovare una sincera quanto istintiva espressività attraverso la sintesi originale di elementi della tradizione musicale americana quali il blues, il jazz i canti spirituals.

Già sin dalle prime rappresentazioni alcune canzoni divennero celebri e quindi conquistarono una notevole popolarità mentre l’opera non riscosse il successo che Gershwin sperava; fu solo negli anni Quaranta e soprattutto in Europa che l’opera ebbe i riconoscimenti che meritava e fu considerata una vera opera americana, riconoscendo al capolavoro di Gershwin una forza espressiva e autentica originalità.

“Porgy and Bess” è un dramma musicale in tre atti e nove scene; i personaggi principali sono Porgy, un mendicante zoppo, Bess, la donna di Crown, Crown, uno scaricatore e Sportin’ Life, uno spacciatore. La storia è ambientata a Catfish Row, un quartiere nero di Charleston.

Il violento facchino Crown uccide in una lite scoppiata al gioco dei dadi l’amico Robbins e fugge, lasciando al villaggio la sua donna, Bess, anche lei dedita all’uso di droga ed alcool. Malgrado i tentativi dello spacciatore Sportin’ Life di convincerla ad andare con lui a New York, Bess si rifugia presso il mendicante zoppo Porgy. I due si innamorano ma Crown ricompare e costringe Bess a seguirlo; presto però la donna riesce a sfuggirgli e a ritornare da Porgy, terrorizzata. Al secondo ritorno di Crown, Porgy lo uccide con una coltellata, e così viene arrestato e tenuto in prigione per alcuni giorni. All’uscita non ritrova più Bess che si è lasciata convincere ad andare con Sportin’ Life, ma non si arrende e parte per New York alla ricerca della sua amata.

Scaletta dei pezzi: “The Buzzard Song”; “Bess, You is My Woman Now”; “Gone” (Gil Evans); “Gone, Gone, Gone”; “Summertime”; “Oh Bess, Oh Where’s My Bess”; “The Prayer (Oh Doctor Jesus)”; “Fisherman”, “Strawberry and Devil Crab”; “My Man’s Gone Now”; “Ain’t Necessarily So”; “Here Come De Honey Man”; “I Loves You Porgy”; “There’s a Boat That’s Leaving Soon for New York”.

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