“Pooh Tribute Band Project”, l’ultima sorprendente follia

Un doppio cd, venticinque gruppi per un tributo organizzato dal bassista dei Pooh, Red Canzian: “Roba da guiness dei primati”

Dopo quasi cinquantanni di carriera alle spalle, i Pooh, gruppo musicale tra i più longevi e di successo della storia della musica italiana, si sono concessi due anni da dedicare ai progetti solisti, nell’attesa del ritorno per festeggiare il mezzo secolo di vita artistica. Dopo Roby Facchinetti, anche Red Canzian, il bassista della band, sta lavorando al prossimo lavoro individuale, il quale uscirà ad ottobre. Nel frattempo, lancia l’ambito lavoro “Pooh Tribute Band Project”, una sorta di epopea che ingloba venticinque tribute band provenienti da tutta Italia, che suonano cavalli di battaglia e pezzi meno noti del variegato repertorio del gruppo, specie quelli a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, il cui il rock sinfonico non aveva ancora ceduto il passo all’elettronica. Dichiara un entusiasta Canzian: “Roba da Guiness dei primati. In tanti ci hanno chiesto di farlo e così ho lanciato questa iniziativa. Si sono presentate ben 40 band! Dopo una necessaria scrematura – continua l’Artista – i gruppi selezionati sono stati 25, ognuno dei quali ha scelto una canzone da proporre. Io ho solo evitato che ci fossero doppioni. Sono state preferite canzoni meno famose, dove si suonava di più, più divertenti per una band. L’obiettivo non voleva essere certo realizzare una raccolta di successi, ma regalare a questi ragazzi un sogno”. L’idea di concedere una tale opportunità a dei ragazzi più o meno emergenti era già nell’aria sin dal 2006, quando a Ponte Legno venne organizzato un raduno con una decina di cover band. Instancabili e inossidabili, i componenti dei Pooh sembrano non essere mai paghi, tanto da rilanciarsi in continui progetti che testimoniano un fermento artistico mai esaurito. Canzian, subentrato all’uscente Riccardo Fogli nel lontano 1973, con questa “follia”, ha riunito ben 107 musicisti, ai quali si aggiungono 100 elementi dell’orchestra sinfonica che accompagna l’ambito percorso. Le Tribute band provenienti da differenti regioni italiane, sono indissolubilmente legate all’ex quartetto italiano. Dai loro nomi che fanno il verso a storiche canzoni o album del leggendario gruppo, troviamo: gli Aloha, gli Amici per sempre, gli Aristos, i Boomerang, i Brennero ’66, i Parsifal, e così via. Conclude l’originario di Quinto di Treviso a seguito della dichiarazione: ”Volevo realizzare un sogno, sono contento si averlo fatto per loro. Se solo è servito a far star bene una sola persona è già ripagato. Quando fai parte di una gioia, ti tornano solo cose positive“. Il doppio cd, da ieri disponibile nelle rivendite autorizzate, continua nella linea del rinnovamento intrapresa dai restanti componenti della band.

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