Policlinico: prestigioso riconoscimento internazionale al neurochirurgo Giuseppe Barbagallo

L’autorevole rivista scientifica americana “Journal of Neurosurgery-Neurosurgical Focus”, organo ufficiale dell’American Association of Neurological Surgeons, ha recentemente pubblicato una selezione di video chirurgici che illustrano le principali innovazioni tecniche nell’ambito della chirurgia spinale mini-invasiva. Tra i video presentati dai migliori Centri di chirurgia spinale mini-invasiva nel mondo, è stato scelto anche il contributo proposto dal Professore Giuseppe Barbagallo, Professore Associato di Neurochirurgia nell’Università degli Studi di Catania e allievo del Professore Albanese. Il Professore Barbagallo, che dal 2010 effettua routinariamente interventi chirurgici di stabilizzazione vertebrale con tecnica mini-invasiva percutanea per patologie degenerative o traumatiche della colonna vertebrale, ha pubblicato il video relativo all’intervento chirurgico di stabilizzazione vertebrale mini-invasiva che ha eseguito soltanto attraverso due piccoli tubi su una giovane donna di 41 anni affetta da forte mal di schiena e da dolori e formicolii alla gambe dovuti alla sofferenza del nervo sciatico. Questi sintomi erano causati da una spondilolistesi, cioè dallo scivolamento della quinta vertebra lombare sulla prima vertebra sacrale, con conseguente compressione delle radici dei nervi che vanno alle gambe. Il video che è ha ottenuto il riconoscimento,  illustra i diversi tempi chirurgici, dalla decompressione microchirurgica delle radici nervose, all’asportazione del disco intervertebrale con conseguente inserimento di una protesi per favorire la fusione dei corpi vertebrali  e la stabilizzazione delle vertebre mediante l’inserimento con tecnica percutanea (cioè attraverso soltanto due piccoli taglietti nella pelle) di viti e barre in titanio. Un trattamento chirurgico, quindi, che pur se eseguito con tecnica mini-invasiva offre al paziente tutti i vantaggi, in termini di decompressione delle strutture nervose e di stabilizzazione della colonna vertebrale, sovrapponibile a quello tradizionalmente effettuato a “cielo aperto” e decisamente superiore dal punto di vista qualitativo e del risultato clinico ad altri trattamenti mini-invasivi non eseguibili in sala operatoria e che molto spesso si associano a risultati parziali e temporanei. 

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