Il personaggio rossazzurro: un gruppo senza più alibi

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica: questa settimana abbiamo deciso di parlare dell’intero gruppo piuttosto che di un singolo

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Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Mario Petrone, Pietro Lo Monaco è stato abbastanza chiaro. Il termine del rapporto che legava la società a Pino Rigoli è sì una conseguenza per alcune prestazione e risultati arrivati di recente ma anche un segnale alla squadra. Una squadra che adesso non può più trovare o avere alcun alibi nel centrare l’obiettivo di un buon piazzamento ai play-off.

Per la nostra rubrica settimanale abbiamo scelto di parlare non di un singolo, ma dell’intero gruppo. Una squadra che deve necessariamente ritrovare la giusta via e soprattutto il modo di remare tutti verso la stessa direzione, qualcosa che probabilmente è mancato nella disfatta di Agrigento. La spinta dovrà partire soprattutto dai leader dello spogliatoio, in particolar modo Marco Biagianti e Giovanni Marchese che con la loro esperienza dovranno riuscire a trascinare i compagni verso le vette che merita una società come il Catania e una tifoseria come quella rossazzurra. Molto dovrà passare poi anche dall’attacco: Tavares e Pozzebon sono chiamati a segnare un netto cambio di rotta rispetto alla poca confidenza col goal che Paolucci, Calil e (in parte, visto che ha avuto meno possibilità) Anastasi hanno dimostrato nella prima parte della stagione. Più continuità la si aspetta anche dal trio fantasia composto da Di Grazia, Russotto e Mazzarani che, nel corso di questa prima parte di stagione, hanno funzionato a fasi alterne, tra prestazioni sensazionali ed errori pesanti.

Prima le poche reti realizzate, poi degli interventi necessari in chiave mercato, infine il cambio alla guida tecnica. Ora i calciatori rossazzurri non hanno sicuramente più scusanti o alibi. La rosa, sulla carta, è tra le migliori della Lega Pro ma a volte tutto ciò non basta (vedi ultimo match). Ciò che serve è la motivazione, la voglia e la determinazione di ripagare quanto fatto dalla società e le aspettative dei tifosi che hanno comunque continuato a supportare la squadra in questi mesi. Molto passerà ovviamente dalle mani del neo-tecnico Petrone, il resto però toccherà ai giocatori. Una sfida contro le altre, contro il tempo e contro se stessi, per provare a dissipare ogni dubbio e a regalare quel tanto atteso cambio di marcia – anche e soprattutto in trasferta – che serve per puntare in alto.

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