Per una sera…Roma, la nuova capitale della Spagna

A Palazzo Núñez Torlonia, il 19 giugno 2014 , alle ore 18.00
in occasione della seconda edizione del premio letterario “Quaderni Ibero Americani”

ROMA – Per un’intera serata, e come mai accaduto, Roma diventa la capitale della Spagna. Succede giovedì 19 giugno a Palazzo Núñez Torlonia, via Bocca di Leone 78, in occasione della seconda edizione del Premio “Quaderni Ibero Americani”, nato nel 2013 da un’idea del Comitato scientifico dell’omonima rivista – che raduna ispanisti di 45 università del mondo – e destinato ogni anno a una delle voci più importanti e rappresentative del panorama letterario spagnolo.  
Fondata nel 1946 da Giovanni Maria Bertini, il decano degli ispanisti italiani, la rivista “Quaderni Ibero Americani” è la più antica pubblicazione di ispanistica del nostro Paese. In passato vi hanno scritto numerosi Premi Nobel come Juan Ramón Jiménez, Pablo Neruda, Camilo José Cela, Vicente Aleixandre, Gabriela Mistral, Miguel Ángel Asturias, e tra gli italiani, Benedetto Croce, Carmelo Samonà, Cesare Segre e Oreste Macrì.  

Ad accogliere il vincitore di questa seconda edizione, lo scrittore di viaggio Javier Reverte, sono attese personalità di rilievo del mondo accademico e della letteratura, ambasciatori, diplomatici, politici e giornalisti in arrivo dalla Spagna, ma anche dalla città eterna, per un evento che si annuncia senza precedenti e che vanta quale ospite d’eccezione Candida Morvillo, editorialista del “Corriere della Sera” al suo esordio nella narrativa.
L’unicità dell’avvenimento, promosso dalla direzione di Ámbito Cultural de “El Corte Inglés”, dall’Università di Salamanca e dall’Associazione Via Borgognona e Piazzetta Bocca di Leone, e al quale si accede solo su invito, è rappresentata dal luogo deputato ad ospitarlo, il Palazzo Núñez Torlonia, aperto agli invitati su gentile concessione di Donna Olimpia Torlonia Weiller dei Principi di Civitella Cesi.
E non per una scelta casuale, come spiega l’organizzatrice e segretaria del premio Patricia Martelli, traduttrice e professoressa di Lingua e traduzione spagnola all’Università Guglielmo Marconi di Roma: “Nessun premio italiano sottolinea in modo così marcato le relazioni culturali esistenti tra il territorio spagnolo e quello italiano; proprio per questa ragione e per favorire la conoscenza e la divulgazione della cultura e della letteratura iberica nel suo insieme si è scelta come sede del premio Roma e questo straordinario palazzo. La città è un simbolo nelle relazioni ispano-italiane, e la storia del Núñez Torlonia ne è la dimostrazione, a partire dal quartiere in cui sorge, con il gioiello di Piazza di Spagna, e dove si trova anche l’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede.

L’apertura della cerimonia è prevista per le 18.00 di giovedì 19 giugno. Riunita nel Salone del Cane, posto al primo piano del palazzo e dominato da un gigantesco lampadario in cristallo, la giuria, presieduta dal professor Vicente González Martín, Preside della Facoltà di Filologìa dell’Università di Salamanca, assegna il premio “Quaderni Ibero Americani” a Reverte, uno dei più grandi scrittori contemporanei spagnoli e autore di Vagabondo in Africa (Mondadori).
Quelli che figurano tra i giurati sono tutti nomi di richiamo: dagli scrittori Ramón Pernas, Alfredo Conde (vincitore della prima edizione del premio) e il poeta José María Paz Gago, agli accademici Bruno Damiani, della Catholic University of America in Washington, José Luis Gotor, dell’Università di Roma Due, e Giulia Lanciani, dell’Università di Roma Tre. Personalità prestigiose anche quelle del Comitato d’onore: Donna Olimpia Torlonia Weiller; il Consigliere Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Don Juan María Alzina de Aguilar; il Direttore della Real Academia de España a Roma, Don José Antonio Bordallo; il Presidente dell’Istituto Giuridico dello Spettacolo e dell’Informazione, Avv. Giorgio Assumma; i professori Giuseppe Bellini dell’Università di Milano e Giuseppe Tavani de La Sapienza Università di Roma; lo scrittore italiano Raffaele Nigro.

Nel corso della stessa serata si assegna anche il premio speciale “Quaderni Ibero Americani Opera prima” per il miglior romanzo d’esordio ambientato a Roma. Voluto dall’Associazione Via Borgognona e Piazzetta Bocca di Leone, viene attribuito per questa prima edizione a Candida Morvillo con Le stelle non sono lontane (Bompiani), ritratto di un’Italia inquieta, popolata di personaggi avidi di potere, fama e apparizioni televisive.

La Morvillo ha subito accolto con entusiasmo la notizia confermando, grazie anche a Maria Paola Pennetta, storica dell’arte, giornalista e organizzatrice di eventi culturali, la sua presenza.
L’Associazione, che sin dalla sua fondazione si è impegnata a tutelare e promuovere le vie romane da cui prende il nome e più in generale il centro cittadino, intende dunque dare il proprio contributo per il rinvigorimento delle attività culturali e delle relazioni tra i due paesi, favorendo inoltre l’inserimento del premio “Quaderni Ibero Americani” nel tessuto urbano di uno dei quartieri più belli e prestigiosi della capitale.
Per il rilievo dei nomi coinvolti e per questo evento, orientato a rinsaldare il dialogo tra la cultura italiana e quella iberica, Roma è la sede ideale. La città, crocevia di percorsi storico-artistici che la legano alla Spagna sin dall’antichità (qui hanno vissuto, tra gli altri, Rafael Alberti e María Zambrano), è l’ambiente giusto per un premio dalla forte identità e che ha l’ambizioso obiettivo di diventare uno dei riconoscimenti letterari più importanti, un polo di riferimento nel sodalizio tra le due nazioni.
Per un’intera serata così il secentesco palazzo Torlonia, di proprietà della famiglia dei principi Torlonia, si trasforma in un ambiente interamente dedicato ai libri e alla cultura. Passeggiando per le sfarzose stanze gli invitati possono ammirarne tutta la bellezza, lasciandosi rapire dal pregio di affreschi, quadri, arazzi, e di altri innumerevoli oggetti d’arte.
Il brindisi finale, sotto la splendida volta di una rosa centenaria che corre lungo tutto il pergolato della balconata, avvolti dall’incanto della sera romana.

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