Parmitano, l’italiano sulla Iss: esperimenti e 2 “passeggiate”

Partita la missione ASI-NASA, ribattezzata “volare” in Italia:
l’equipaggio resterà in orbita sei mesi

TMNews

ROMA – Tutto come previsto. La Soyuz Tma-09M con a bordo l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano (36 anni di Paternò, Catania), la statunitense Karen Nyberg e il cosmonauta russo Fyodor Yurchikhin si è staccata da terra puntualmente alle 22:31 di ieri, ora italiana, lasciando la base di Baikonur nel Kazakhistan, dalla stessa, storica, rampa di lancio da cui 52 anni fa partì il Vostok 1 di Yuri Gagarin. La notte è stata illuminata dal bagliore del razzo che dopo esattamente 9 minuti – viaggiando fino a 7 km al secondo – ha portato in orbita la navicella.

E’ così ufficialmente cominciata la “Expedition 36/37“, ribattezzata in Italia “Volare“. Missione con cui si concretizza una delle prestigiose opportunità di volo assegnate dalla Nasa all’Italia in seguito al Memorandum dell’ottobre 1997. Destinazione la Stazione Spaziale Internazionale, dove la nuova ‘superveloce’ Soyuz Tma-09 (al suo secondo volo dopo il ‘battesimo’ avvenuto due mesi fa) ha portato l’equipaggio in circa sette ore invece dei ‘tradizionali’ due giorni.

Seguendo perfettamente la tabella di marcia, appena raggiunta l’orbita la Soyuz ha “inseguito” la Is effettuando 4 orbite attorno alla Terra. L’ha quindi raggiunta, posizionandosi alle sue spalle. A quel punto sono cominciate le operazioni di avvicinamento, con Luca Parmitano impegnato come copilota fino all’aggancio col modulo russo della stazione, a partire dalle 04:16. A seguire sono stati effettuati tutti i controlli tecnici e di sicurezza, durati un paio d’ore. Quindi i tre astronauti sono sbarcati sulla Iss, aggiungendosi all’equipaggio della stazione che li ha accolti abbracciandoli. A quel punto, in Italia l’orologio segnava le 06:17.

Luca Parmitano è il sesto italiano ad andare nello Spazio e il quinto a raggiungere la Iss. Ma un’altra grande novità caratterizzerà la missione ‘Volare’: Luca, infatti, non si limiterà ad operare all’interno della Iss ma diventerà protagonista delle due “passeggiate nello spazio” (EVA, Extra Vehicular Activity) previste nella missione. Sarà la prima volta per un astronauta italiano. Nei suoi sei mesi di permanenza a bordo della Stazione spaziale Parmitano dovrà svolgere come membro di equipaggio un’ampia e articolata attività di sperimentazione, in gran parte progettata da ricercatori e industrie italiane.

Tra questi ci sono i programmi Green Air (un esperimento in microgravità per caratterizzare il comportamento di nuovi combustibili durante il processo di combustione); Diapason (che prevede l’istallazione nei moduli della Iss di un’apparecchiatura sofisticata in grado di rilevare la presenza nell’aria di particelle di dimensioni dell’ordine di pochi nanometri, che avrà applicazioni in studi sull’inquinamento atmosferico); ICE (dedicato allo studio di combustibili innovativi a basso impatto ambientale); il progetto FASES (stabilire relazioni qualitative e quantitative tra le proprietà chimico-fisiche dello strato interfacciale tra liquidi immiscibili e la stabilità delle emulsioni). Parmitano sarà inoltre impegnato in una lunga serie di esperimenti di fisiologia, biologia, fluidodinamica, scienza dei materiali, studio delle radiazioni.

E’ una gioia importante, per tutto quello che è stato fatto, dall’Asi e dal nostro paese. In un momento di crisi come quello che sta vivendo il nostro paese queste sono davvero cose che danno ottimismo“, ha commentato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Enrico Saggese. “Voglio ricordare – ha dichiarato Saggese – che ‘Volare’ è una missione congiunta Asi-NASA, che l’Asi inserisce i propri astronauti all’interno di un team europeo e che Luca sarà il primo italiano a fare delle Eva (Extra Vehicular Activity, le ‘passeggiate’ nello spazio, ndr) un compito fisicamente davvero stressante“.
Nel periodo in cui Parmitano sarà sulla ISS – ha concluso – verranno effettuate due ‘spacewalk’ nel mese di luglio. Inoltre Luca si occuperà delle manovre del braccio robotico della Stazione spaziale”. Per Thomas Reiter, direttore dei Voli umani per l’ESA, “questo è un giorno fantastico per l’Italia e per l’Europa“.
(Fonte: TMNews)

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