Parco dell’Etna: professioni turistiche sul vulcano

Nuovo corso di formazione per le guide dell’Etna al Parco, presente il presidente del collegio nazionale delle Guide alpine Cesa Bianchi

Nicolosi – Una richiesta congiunta da presentare in tempi brevissimi al presidente della Regione, del Collegio Nazionale del Guide Alpine, del Collegio Regionale delle Guide Alpine e Vulcanogiche, del Parco dell’Etna e dei suoi sindaci per istituire il nuovo corso di formazione, che ormai manca da quindici anni, che dovrà portare a un ricambio generazionale tra le guide dell’Etna, ma anche a rafforzarne l’attuale, esiguo numero (37 in tutto, tra guide alpine e vulcanogiche). Ma anche la convocazione di un tavolo tecnico, con la partecipazione dei tre assessori regionali interessati (territorio e ambiente, turismo e formazione professionale), del Parco e dei sindaci, dei rappresentanti delle Guide Alpine e Vulcanologiche, dell’Associazione Guide Ambientali ed Escursionistiche, che indichi in modo chiaro e definitivo la strada da percorrere per regolamentare l’attività di accompagnamento “di media montagna”, questione particolarmente importante e sentita sull’Etna e nell’intero territorio regionale.

Sono queste le proposte emerse dall’incontro che si è svolto nella sede del Parco dell’Etna, voluto dalla presidente Marisa Mazzaglia e che ha visto la significativa partecipazione di Cesare Cesa Bianchi, presidente del Collegio Nazionale delle guide alpine; del presidente del Collegio regionale delle guide alpine e vulcanologiche Alfio Ponte con l’intero direttivo; dei sindaci di Nicolosi Nino Borzì, di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi (con il neoassessore Giuseppe Palanga), di Ragalna Salvo Chisari, del consigliere del comune di Belpasso Antonio Di Mauro con l’esperto del sindaco Turi Piana. Presenti anche il direttore reggente del Parco Pietro Coniglio e, fra gli altri, anche il legale del Collegio delle Guide Gaetano Sardo. Un incontro organizzato pochi giorni dopo la firma della convenzione sottoscritta tra Parco e Collegio regionale delle guide allo scopo di migliorare, a servizio degli escursionisti e dei turisti, la conoscenza, la fruizione, l’informazione al pubblico e la sicurezza sull’Etna.

Come ha spiegato la presidente Marisa Mazzaglia, il Parco dell’Etna segue con estremo interesse l’esercizio delle professioni turistiche sul vulcano e ne auspica il più alto livello qualitativo e la massima trasparenza nell’accesso alla professione, “perché il vuoto normativo attuale e  l’abusivismo rappresentano un danno per la qualità della fruizione e per la sicurezza degli escursionisti e dei turisti. Come Parco e insieme agli amministratori comunali, faremo la nostra parte per contribuire a fare chiarezza su questi delicati temi, anche attraverso una certificazione dell’attività da parte del nostro ente, aprendo nuovi spazi per queste professioni, che certamente costuiscono una grossa opportunità occupazionale nel territorio”.

 Il presidente nazionale delle Guide Cesa Bianchi con grande chiarezza ha esposto le linee-guida del Collegio per il riordino della professione e, in generale, del settore outdoor. “Ogni volta che torno da queste parti lascio il cuore sull’Etna, una splendida e grande montagna, al pari delle altri grandi montagne del mondo – ha detto Cesa – Sono tre gli obiettivi fondamentali, tutti di pari grado, della professione di Guida Alpina e vulcanologica: sviluppare il turismo in montagna, anche attraverso l’educazione e la promozione delle attività sportive (sci fuori pista, sci alpinismo, alpinismo, arrampicata, escursionismo estivo e invernale); salvaguardare la sicurezza e la qualità dei servizi offerti all’utente; creare nuove occasioni di lavoro per i giovani. Per questo è importante aprire la nostra professione di guida alpina ad altre figure professionali, che possano meglio rispondere alle esigenze dei vari territori”.

 Annunciando il prossimo corso per il reclutamento di nuove guide vulcanogiche, il presidente del collegio regionale Alfio Ponte ha da parte sua auspicato una maggiore chiarezza normativa da parte della Regione siciliana, che non ha mai recepito la figura di accompagnatore di media montagna, lasciando non attuata anche la parte relativa alle figure delle Guide Ambientali Escursionistiche.

Gli amministratori dei Comuni hanno espresso unanime apprezzamento per l’interlocuzione avviata con le Guide, assicurando il loro impegno per accelerare l’avvio del nuovo corso per l’accesso alla professione e per fare chiarezza su tutti gli aspetti normativi e regolamentari delle varie professioni turistiche sul vulcano, per creare nuove opportunità di lavoro nel territorio e garantire, come hanno sottolineato i sindaci Puglisi e Borzì, la qualità del servizio a turisti ed escursionisti.  

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