Palermo e Malta, gemellaggio artistico tra le due capitali europee

Sono arrivati da Malta e hanno fatto conoscere la loro arte ai palermitani. Gli artisti maltesi Domenic Galea trio Featurin Mario Aquilina and Charles Gatt, con la partecipazione dell’associazione culturale Bella Epoque, si sono esibiti ieri, 27 novembre, “Al Ridotto dello Spasimo” con brani di musica jazz.

FOTO MALTA

Sono arrivati da Malta e hanno fatto conoscere la loro arte ai palermitani. Gli artisti maltesi Domenic Galea trio Featurin Mario Aquilina and Charles Gatt, con la partecipazione dell’associazione culturale Bella Epoque, si sono esibiti ieri, 27 novembre, “Al Ridotto dello Spasimo” con brani di musica jazz.

Allo spettacolo, inserito nel programma di “Formateatro”, hanno partecipato anche Sara Favarò e Antonella Calandra. A seguire, con pianoforte, contrabbasso e batteria, si sono esibiti i musicisti maltesi. Con brani riarrangiati e loro inediti hanno allietato il pubblico che ha partecipato con ingresso gratuito. Ad assistere allo spettacolo tra gli altri, anche l’ambasciatrice della Repubblica di Malta in Italia, Vanessa Frazier e il consigliere comunale Giulio Cusumano, delegato del sindaco Leoluca Orlando.

È stato il primo cittadino in persona, invece, a ricevere sabato pomeriggio l’ambasciatrice e tutta la delegazione maltese a Villa Niscemi. “L’incontro con il rappresentante del Governo maltese per la cultura, insieme con l’ambasciatrice in Italia di Malta e con alcuni operatori economici della nostra città e maltesi – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – è stato un’occasione per confermare un percorso già avviato di scambio di esperienze artistiche, turistiche e imprenditoriali che troveranno la loro concretizzazione, a Palermo, con “Casa Malta”, una settimana di iniziative che vedranno la presenza continua di operatori, imprenditori e artisti palermitani, invitati dal Governo maltese, per far conoscere loro il programma di La Valletta 2018. Tra le attività oggi ribadite c’è anche lo scambio di giovani artisti maltesi e siciliani, grazie all’impegno del direttore dell’Accademia delle Belle Arti, Mario Zito, secondo un modello che già opera fra artisti palermitani, di Dusseldorf, britannici, come di tante altre città del mondo”.

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