“Operazione Husky”: 77 anni fa avveniva lo Sbarco in Sicilia

Lo Sbarco in Sicilia è ed è stato un avvenimento fondamentale per la storia e rimarrà per sempre nella memoria di chi ha vissuto quei periodi bui della guerra.

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L’Operazione Husky (chiamata così poiché nome in codice), avvenne tra il 9 e il 10 luglio del 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale. Cos’è accaduto e cos’è cambiato?

Esso segnò l’inizio della campagna d’Italia e fu attuato dagli Alleati con lo scopo di invadere e sconfiggere l’Italia, per poi fronteggiare la Germania Nazista. Inoltre fu una delle più importanti operazioni anfibie della seconda guerra. Le unità alleate furono: l’Armata Britannica capeggiata dal generale Montgomery e l’Armata statunitense dal generale Patton. L’invasione, che avvenne in 38 giorni fu pianificata già a partire dal 1942 a Londra, quando la Sicilia e la Sardegna vennero fissati come obiettivi strategici.

Obiettivi: sbarcarono con 22 convogli di 2590 navi, nella zona sud-orientale della Sicilia nella zona del golfo di Noto, introducendosi all’interno dell’isola. L’Armata Americana avrebbe dovuto raggiungere Palermo e occupare la parte occidentale, mentre l’Armata Britannica avrebbe dovuto occupare la parte centro-orientale della Sicilia e raggiungere Messina.

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Il generale Alfredo Guzzoni, comandante della 6° armata italiana e responsabile delle difese dell’isola dichiarò lo stato di emergenza. Iniziò così lo sbarco di soldati americani e inglesi, sotto la protezione di circa 3000 aerei. Il generale americano fu soddisfatto perché tutti gli obiettivi vennero occupati, ma fu ignaro delle successive controffensive, che causarono numerose perdite per l’esercito americano. A Gela la battaglia fu molto dura e dalla Tunisia arrivarono 100 aerei di rinforzo per le truppe americane, ma che furono poi erroneamente bersagliate dalla stessa contraerea navale americana. Avola, Pachino, Noto e Siracusa vennero occupate dagli inglesi e le truppe di Montgomery trovarono resistenza ai piedi dell’Etna. Catania fu un obiettivo fondamentale per essi, perché grazie al porto e all’aeroporto, i rifornimenti vennero facilitati. Il generale, una volta arrivato trovò la città quasi del tutto deserta e sotto le macerie. Nei giorni a seguire, la città fu sconvolta e colpita da diversi atti di sciacallaggio e Montgomery nel frattempo era impegnato con la resistenza italo-tedesca. Gli americani si diressero così verso Palermo, i quali paradossalmente vennero accolti bene dal capoluogo siciliano. Gli Alleati distribuirono cibo alla popolazione devastata dalla fame e in cambio i siciliani offrirono da bere ai soldati. Il generale di brigata Giuseppe Molinero si arrese ai soldati americani e Patton diventò molto popolare dopo la conquista di Palermo. La gara tra inglesi e americani per arrivare a Messina venne vinta da Patton e i tedeschi e gli italiani riuscirono ad attraversare lo Stretto.

L’obiettivo strategico fallì, perché alla fine gli Alleati non riuscirono a impedire la ritirata delle truppe italo-tedesche verso l’Italia continentale. Politicamente parlando, questo evento causò la caduta del regime fascista con a capo Benito Mussolini e si concluse con l’Armistizio di Cassibile.

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