Nordic Walking. La peripatetica del passato …medicina del futuro per i Gruppi di Cammino

Dalla camminata al Nordic Walking. Camminare fa bene alla salute. Un medico abruzzese organizza camminate per la città e a seguirlo ogni volta sono sempre di più. Nel Montefeltro un medico di Belluno diffonde gli aspetti scientifici del Nordic Walking. 

Per fare prevenzione, a Teramo, un medico di medicina generale stanco della routine del suo mestiere che lo costringe a scrivere ricette su ricette ha deciso di iniziare a ‘prescrivere’ ai suoi pazienti passeggiate nella sua città e ha lanciato l’iniziativa “Teramo cammina”. La scorsa primavera, Piero Sinigaglia, senza bastoncini, ma convinto che camminare faccia bene alla salute del corpo e della mente ha cominciato a camminare con i suoi pazienti. 

L’idea non è mia, – dice Sinigaglia – ne ho sentito parlare in televisione. Presa Diretta, in onda su Rai Tre, affrontando il tema della sanità italiana, presentava iniziative simili organizzate a Forlì e Cesena. Allora ho pensato: perché non farlo anche da noi?”. 
Così il medico di famiglia ha replicato di propria iniziativa l’esperienza dei ‘Gruppi di cammino’ che sono organizzati dalle Asl ormai in diverse regioni italiane. I primi ad essere coinvolti sono stati i suoi pazienti, ma con il passaparola in poco tempo i camminatori sono aumentati a macchia d’olio. Alcune sere erano trecento persone. Una marea umana se si considera la realtà di Teramo che conta 60mila abitanti.

Il progetto è a costo zero. La partecipazione è libera e gratuita. Si va a camminare quando se ne ha voglia. La partenza e l’arrivo per tutti è sotto l’ambulatorio del dottore due volte la settimana. “A volte è capitato – racconta Sinigaglia – che lungo il percorso si sono aggregate persone che erano in giro per la città”. Anche persone non vedenti hanno partecipato alle camminate con il medico teramano che sta pensando di coinvolgere l’Unione italiana ciechi nell’iniziativa. “Quando sentono che devono camminare per cinque chilometri – dice Sinigaglia – alcuni camminatori pensano di non farcela, poi, chiacchierando, senza neanche accorgersene, si ritrovano un’ora dopo all’arrivo sotto il mio studio”. Visto l’interesse suscitato Sinigaglia auspica una partecipazione attiva da parte delle strutture sanitarie.

È pesante gestire tutto da solo – dice – al momento siamo solo io e un mio caro amico a organizzare le camminate. Io davanti e lui a chiudere la fila. Non ci fermerà l’inverno, neanche la neve… solo un forte acquazzone”.

 

QUANDO CAMMINARE DIVENTA UNO SPORT

Dalla camminata salutare allo sport vero e proprio il passo è breve. Una disciplina che sta avendo successo in Italia è il Nordic Walking. Lo sa bene Paolo Sossai, primario di Medicina all’ospedale di Urbino e professore a contratto all’Università di Camerino che dice di aver cominciato a fare Nordic Walking prima di sapere che lo stava praticando: “Io sono un medico montanaro, sono nato a Belluno. Da ragazzo – racconta – ho avuto un grande maestro di fondo, Camillo Zanolli, campione olimpionico di biathlon classe 1929. D’estate mi faceva allenare in montagna con le racchette da sci e mi raccontava che, negli anni Sessanta, quando faceva gare di fondo in nord Europa, i suoi colleghi norvegesi si allenavano facendo Nordic Walking e tagliando legna”. Per Sossai, Zanolli è stato soprattutto maestro di vita. “Tutto quello che ho fatto – dice – lo devo a lui”.

Il primario di Urbino si è accostato alla Federazione Italiana Nordic Walking appena un anno fa. Ha frequentato il corso base e poi il corso per diventare istruttore. “Pur collaborando tutti all’organizzazione delle attività, il mio ruolo – dice – all’interno della Federazione è di sviluppare gli aspetti scientifici e didattici di questa disciplina. Stiamo curando la revisione di tutta la letteratura scientifica su questo sport valutando il suo impatto sulle diverse patologie”.

A cominciare dal diabete mellito di tipo B, sul quale Sossai ha recentemente pubblicato un breve articolo su The Journal of sports medicine and physical fitness. 

IL NORDIC WALKING

Il Nordic Walking è una disciplina sportiva semplice e non traumatica. I movimenti coordinati di braccia e gambe alternati e opposti stimolano la coordinazione. L’uso dei bastoncini, durante il movimento permette di recuperare e sviluppare al meglio la mobilità delle articolazioni del corpo sfruttando la possibilità di ‘scaricare’ a terra il proprio peso su quattro appoggi piuttosto che sulle sole gambe. Con il suo movimento armonico e naturale il Nordic Walking coinvolge quasi l’85 per cento della muscolatura del corpo, dalla parte alta (braccia, spalle e tronco) alla parte bassa del corpo (bacino, gambe e piedi).

  

 Fonte: Il Giornale della Previdenza 7/2013

 

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