Nibali. Lo squalo di Messina si gode le feste in attesa del Giro&Tour 2015

La festa è in Sicilia, sullo Stretto. Il Palazzo comunale esplode di gioia. E non manca niente, C’è tutto il folclore che serve nelle grandi vittorie sportive.

Vincenzo Nibali, lo “Squalo dello Stretto” vittorioso al Tour de France, è festeggiato dappertutto. A Lamporecchio (Pistoia) in occasione della festa, Nibali ha anche svelato qualche ‘segreto’ della vittoria. Provava le tappe? “Solo quella sul pavè. Prima di quella tappa abbiamo fatto una riunione e Giuseppe Martinelli, il direttore sportivo, ci ha detto ‘siamo sull’ammiraglia 17 e non so se porterà fortuna, ma domani dovremo avere un numero migliore per affrontare il pavè“. Detto fatto – ha commentato lo Squalo -: ho vinto e ho preso la maglia gialla“.  Il trionfatore di Parigi non esclude l’ipotesi di tentare, l’anno prossimo Giro e Tour (ci aveva tentato, giovane, nel 2008): “Poi vedremo insieme al direttore e all’allenatore. Certo, dovrò lasciare da parte le classiche...”. 
L’obiettivo più vicino sono i campionati del mondo: “Il programma di avvicinamento è già più o meno definito – ha detto lo ‘Squalo’ – Sicuramente farò la Agostoni, la Tre Valli Varesine e la Bernocchi. Probabilmente ci sarà anche un ritiro in montagna. Valuteremo il percorso e faremo il possibile per disputare una grande prova“.

A Messina tutto il folklore delle grandi vittorie di uomini siciliani campioni nello sport. Tanta la gioia al Palazzo Comunale, dove si è festeggiato con spumante, bandiere, cori da stadio e gli immancabili arancini del rosticciere, e suo amico, Famulari. Emozionatissimi i genitori, Salvatore e Giovanna che sono stati alla consacrazione Parigina, mentre a casa Messina festeggiavano con nonno Vincenzo e la sorella Carmen:

Il padre: “Una volta gli ho tagliato la bici perché si era comportato male. Ha pianto 4 giorni e 4 notti”, “La sua forza? La moglie e la figlia, grazie a loro trova la forza in più”

 La madre: “E’ stato molto difficile per me quando è andato in Toscana all’età di 16 anni, lo abbiamo perso in quel momento”, “Ora sono al settimo cielo, sono emozionata”

 La sorella: “La mancanza si sente, con noi è sempre il solito”, “Era una peste, un teppista, me ne ha combinate di tutti i colori”

 Il nonno: “Da quando aveva 3 anni amava la bici, io invece non so usarla” , “Grazie per quello che ha fatto, in tutti i posti è stato acclamato. Un riscatto per la Sicilia”
 (fonte web La Repubblica.it, fanpage.it)

a Cognita Design production
Torna in alto