Inter: si scrive un piccolo pezzo di storia

Regala sogni l’inter di Luciano Spalletti dopo la vittoria sull’Hellas Verona. Superato il record del 1997/1998 di Gigi Simoni per la beneamata

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Con l’1-2 di ieri sera, firmato Borja Valero e Perisic, al Bentegodi contro  l’Hellas Verona, scrive una piccola riga di storia l’Inter di Luciano Spalletti, la quale ha trovato la nona vittoria in queste prime undici giornate di Serie A, restando, insieme al Napoli imbattuta dopo in campionato. Non era mai successo che i nerazzurri si trovassero con 29 punti dopo solamente undici giornate, superando il record della stagione 1997-1998 dell’allora beneamata diretta da Gigi Simoni che arrivò a conquistare ben 27 punti nelle prime undici partite di campionato e, che terminò la stagione aggiudicandosi la Coppa Uefa, nella finale di Parigi ai danni della Lazio.

Ronaldo of Inter Milan

Sembra aver intrapreso la strada giusta questa Inter. Non sono stati molti gli acquisti durante l’ultima sessione di calciomercato. Qualche innesto sì, è arrivato, ma non per stravolgere l’ambiente per l’ennesima volta, ma per dare compattezza ad un gruppo che aveva bisogno di acquistare fiducia in se stesso.

Borja Valero e Vecino a centrocampo per avere delle ottime scelte, come i già presenti all’interno della rosa Joao Mario e Gagliardini, i quali sono sempre disposti in campo dal tecnico di Certaldo. Skriniar e Cancelo per supportare maggiormente il reparto difensivo. Il primo, con il compito di sostituire il deludente Murillo che l’anno scorso, troppe volte ha commesso errori decisivi per la difesa nerazzurra e, il secondo arrivato per alternarsi con D’Ambrosio sulla fascia destra e per cercare di dare maggior velocità ad una squadra che non si mette in evidenza, di fatto, per il gioco svolto sui grandi allunghi. Nessun cambio nel reparto offensivo e, per quello che l’Inter ha fatto vedere, è anche giusto così, con Icardi che sta mantenendo una media di un gol a partita e con Perisic e Candreva sempre pronti a dare il loro contributo sia per servire a rete il talento argentino, sia per concludere quando è necessario, come il croato che ieri sera al Bentegodi si è comportato da centrocampista avanzato, spedendo di potenza il pallone dell’1-2 in fondo al sacco, durante la palla inattiva del calcio d’angolo. Handanovic è sempre una certezza in difesa dei pali e, se l’Inter si trova con tutti questi punti è di certo gran parte merito suo. Sempre pronto il portiere sloveno a calare la saracinesca quando è necessario.

Spalletti, invece, sta dimostrando di aver saputo mettere in ordine ciò che non andava in un gruppo che sulla carta sembra poter tener benissimo testa ai campioni d’Italia della Juventus. Ancora è presto per cominciare a tirare le somme, ma quest’Inter non sta deludendo e molti sperano che la beneamata torni a solcare importanti palcoscenici,così come accadeva fino a qualche anno fa.

Scudetto? Parola tabù all’interno di Appiano Gentile, ma chissà, a fine anno poi si faranno i conti e si vedrà chi potrà cucire il tricolore al centro della propria divisa.

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