Cinzia Rosetti e Madeline Stuart con la loro disabilità stanno conquistando il mondo della moda
E’ bello poter lavorare come modelle perché si ha la possibilità di guadagnare e di essere ammirate da coloro che osservano le passarelle o le pagine dei giornali. Purtroppo, è difficile farne parte a causa dei requisiti che richiedono alle aspiranti indossatrici, che sono: altezza, età e taglia. Eppure, ci sono donne che pur non avendo misure adeguate e delle disabilità riescono a sfilare sulle passerelle, come è successo all’italiana Cinzia Rossetti e all’americana Madeline Stuart.
Cinzia Rossetti, nata nel 1971 a Brescia, ha una disabilità motoria (tetraparesi spastica) sin dalla nascita. Ha preso la laurea in Scienze dell’Educazione, è consulente nel settore tirocini all’Università Cattolica di Brescia e lavora come educatrice nel progetto Calamaio (nasce nel 1986 è l’attività del Centro Documentazione Handicap di Bologna, è ideato e realizzato dal educatori e animatori invalidi) ed è stata l’ideatrice e modella per un giorno alla mostra itinerante intitolata “Femminilità è Donna”, a cui hanno partecipato altre quattordici ragazze invalide. Per la realizzazione di questa mostra è stato chiamato il fotografo Paolo Ranzani, che precedentemente aveva realizzato una mostra di fotografie i cui soggetti erano sportivi con handicap. Scopo della mostra è quello di far capire che la donna disabile è bella, affascinante, sensuale come qualsiasi altre donna. Non si ferma al semplice scatto, lei vuole veramente lavorare come modella e far capire che l’handicap non è sinonimo di diversità, perciò ha inviato le fotografie fatte per la mostra alle agenzie e oggi collabora con “Fashion Team” nella sezione “Fashion Able”, dedicata ai modelli invalidi per dare pari opportunità, il settore sta avendo una crescita in fatto di richieste per queste modelle.
Madeline Stuart, invece, è una ragazza con i capelli rossi, nata a Brisbane, in Australia e ha 18 anni. La particolarità consiste che questa giovane è affetta da sindrome di down, ma malgrado ciò è riuscita a diventare una modella di fama internazionale. Nonostante le sue caratteristiche fisiche cioè: mento piccolo, fessure degli occhi oblique, ponte nasale e viso piatti e larghi, collo corto e gambe storte. Madeline è riuscita a realizzare il suo sogno e a essere la seconda modella down della storia ( la prima è stata la 30enne Jamie Brewn), grazie al sostegno di sua madre Rosanne che oggi è la sua manager. La sua carriera nelle passerelle è iniziata il 13 settembre scorso quando ha sfilato per la New York Fashion Week, dopo aver perso la bellezza di 20 kg. La costanza e la determinazione hanno fatto in modo che Madeline riuscisse non solo a perdere peso, ma anche a diventare testimonial della casa cosmetica GossiGirl e della collezione di borse prodotte da Ever Maya (il ricavato della vendita delle borse è stata devoluta alla National Down Sindrome Society). Ha recentemente sfilato con un abito dorato per la collezione primavera 2016 di FTL Moda a New York, insieme all’indossatrice Rebekach Marine, una bellissima 28enne con una protesi al braccio.
Fortunatamente, sta cambiando la percezione della bellezza, non più intesa come perfezione, ma come unicità malgrado le diversità.