Mitigare l’erosione della biodiversità marina tutelando gli ecosistemi e le aree protette

Sono gli obiettivi del progetto Sea Marvel realizzato dalle università di Catania e Malta nell’ambito del programma Interreg V-A Italia-Malta.

Mitigare l’erosione della biodiversità marina dell’area transfrontaliera mantenendo e ripristinando gli ecosistemi e le aree protette. Sono gli obiettivi del progetto SEA MARVEL – Save, Enhance, Admire MARine VErsatile Life del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, ente capofila, in collaborazione con il Department of Biology/Conservation Biology Research Group dell’Università di Malta nell’ambito del Programma Interreg V-A Italia-Malta.
Il progetto mira ad aumentare la consapevolezza dei rischi e mitigare gli effetti dell’inquinamento dalle plastiche, del declino delle popolazioni di specie marine, dell’invasione di specie aliene e degli effetti dei cambiamenti climatici al fine di sostenere la protezione dei Siti marini della Rete Natura 2000 con la collaborazione delle istituzioni e degli utenti del mare.
Nell’ambito del progetto, gli esperti valuteranno, da un punto di vista scientifico, lo stato attuale delle specie vulnerabili e indicatrici come i cetacei e le tartarughe marine presenti nel canale siculo-maltese ed, inoltre, promuoveranno gli interventi per identificare e ridurre le specie esotiche e la plastica nei Siti marini Natura 2000 in linea con il buono stato ambientale della Direttiva quadro sulla Strategia per l’ambiente marino. Verranno, inoltre, utilizzati strumenti innovativi per formare giovani e dirigenti a un monitoraggio efficiente della biodiversità marina e alla raccolta dei rifiuti di plastica e per valutare le pressioni e i bisogni ambientali e socio-economici dell’area del Mediterraneo tra la Sicilia e Malta.
Un sfida cruciale che vede focalizzare gli sforzi degli esperti in un’area del Mediterraneo centrale in cui si registra una forte pressione antropica con un elevato traffico navale, un eccessivo sforzo di pesca e un elevato grado d’inquinamento.
Attraverso Sea Marvel si punterà alla partecipazione delle nuove generazioni e delle comunità costiere per favorire l’adozione di stili di vita ecocompatibili e, attraverso il servizio “Sentinella del Mare”, rendere i pescatori e naviganti protagonisti dello sviluppo di piani di gestione sostenibili per affrontare in maniera integrata le tematiche come lo sfruttamento delle risorse ittiche e l’aumento delle pressioni antropiche nei nostri mari, i rischi legati ai rifiuti marini, e la sconosciuta resilienza della biodiversità.
Le attività del progetto prevedono la collaborazione con ONG per la salvaguardia dell’ambiente, organizzazioni di pescatori artigianali e attori delle filiere ittiche locali, istituzioni nazionali per l’educazione e la salvaguardia dell’ambiente, istituti scolastici, comuni ed enti locali costieri, soggetti gestori di Siti Natura 2000, compagnie di navigazione ed equipaggi attivi lungo le rotte tra la Sicilia e Malta. Una larga partecipazione degli stakeholder, dunque, necessaria per ridurre l’inquinamento e potenziare la conoscenza della biodiversità sfruttando metodi innovativi da utilizzare e per facilitare progressi più rapidi nella valorizzazione regionale e nella protezione della vita marina.
«Sea Marvel rappresenta la sfida ambiziosa di conciliare la dimensione ambientale della sostenibilità con quelle socio-economiche affinché nell’area transfrontaliera italo-maltese venga tutelata la biodiversità marina e questo attraverso attività integrate di ricerca, formazione e divulgazione che coinvolgeranno un’ampia rete di stakeholder» spiega il prof. Iuri Peri dell’Università di Catania, coordinatore scientifico del progetto e a capo del gruppo di ricerca etneo composto dalle docenti Giuseppina Carrà e Gabriella Vindigni, e da Vera Foti e Clara Monaco.
«Ammiriamo i nostri meravigliosi mari e tutti aspiriamo a tramandare tale meraviglia ai nostri figli. Sea Marvel potrà dare una forte mano d’aiuto a raggiungere questo obiettivo aumentando le conoscenze utili, la cittadinanza responsabile per l’ambiente, la collaborazione con le parti interessate per facilitare progressi più rapidi nella valorizzazione regionale e tutela dei nostri mari, culla blu della vita nel nostro Pianeta» ha aggiunto la prof.ssa Adriana Vella dell’Università di Malta, coordinatrice del gruppo di ricerca costituito dai dottori Joseph Vella e Noel Vella.
Le attività del progetto Sea Marvel si sposano in pieno con i recenti appuntamenti dedicati alle specie a rischio di estinzione (21 maggio), alla biodiversità (22 maggio), alla Terra (5 giugno) e ai suoi mari e oceani (8 giugno).
Proprio oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, quest’anno dedicata al tema “L’oceano: vita e mezzi di sussistenza”. Un monito alla comunità mondiale sull’immenso valore che oceani e mari hanno per lo sviluppo sostenibile e il nostro patrimonio naturale e culturale. Il Secondo World Ocean Assessment 2021 delle Nazioni Unite, infatti, ha confermato che molti dei benefici che l’ambiente marino offre all’umanità sono minacciati dall’inquinamento comprese le micro e macroplastiche, dal cambiamento climatico, dal processo di acidificazione dei mari, dall’innalzamento dei livelli delle acque e dalla pesca eccessiva con conseguente impoverimento della biodiversità marina e delle piccole comunità di pescatori artigianali.
Diversi Paesi hanno sottoscritto negli anni accordi impegnandosi nell’adozione di modelli di gestione sostenibile delle risorse naturali, ma purtroppo i piani di attuazione sono lenti e complessi, mentre le specie a rischio si riducono, l’inquinamento continua ad aumentare, la pesca illegale rimane ancora ampiamente diffusa e il monitoraggio e la tutela ambientale permangono in un’ottica di breve periodo spesso marginale se non in conflitto rispetto alla sostenibilità economica e sociale.
In accordo con gli obblighi internazionali, l’Unione Europea ha posto al centro delle sue politiche l’adozione di iniziative volte al riequilibrio delle tre dimensioni della sostenibilità e gli Stati mediterranei mirano a unire gli sforzi per individuare azioni volte a mitigare gli impatti dell’attuale modello di sviluppo. In tal senso, appare di cruciale importanza l’impegno economico attraverso i fondi destinati alla ricerca sulla conservazione e alla gestione e all’educazione per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità il più rapidamente possibile.

 

 

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