Il medico di famiglia ‘filtro’ tra paziente e specialista per l’integrazione tra ospedale e territorio

 Aggiornamento e dibattito, confronto e discussione partecipativa. Grande partecipazione all’Hotel Nettuno di Catania per un congresso dedicato all’update in patologia vascolare

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A Catania ‘Update in patologia vascolare’. Il corso organizzato con la responsabilità scientifica del dott. Vincenzo Monaca e del dott. Antonino Rizzo è stato organizzato per informare la classe medica su quelle che sono le patologie vascolari, ma soprattutto sulla necessità di intervenire. Un ruolo fondamentale, infatti, lo svolge il medico di famiglia che deve rappresentare il ‘filtro’ tra lo specialista e il paziente indirizzando, quest’ultimo, nel migliore dei modi e capendo quando e come bisogna o meno intervenire. Il rischio, infatti, grazie anche alla diffusione di internet e dei mezzi di comunicazione è che il paziente possa effettuare un’autodiagnosi, rivolgendosi allo specialista senza passare dal medico di famiglia.
Tra i temi centrali trattati durante i lavori anche l’integrazione tra ospedale e territorio. Di questo ha parlato Giuseppe Liberti, consulente dell’assessorato regionale alla Sanità, portando i saluti del Presidente della Regione, Nello Musumeci, e dell’Assessore alla salute, Ruggero Razza. “E’ un progetto – spiega Liberti – su cui stiamo lavorando e nel momento in cui sarà realizzato darà uno slancio notevole alla sanità siciliana. Il territorio fa la sua parte, l’ospedale anche nonostante i notevoli sovraccarichi. Manca solo che le due componenti facciano rete: questa sarebbe la vera svolta che poi andrebbe solo a
vantaggio dei siciliani”.
“Tra i motivi che ci hanno indotto a organizzare questo congresso – spiega il dott. Antonino Rizzo – c’è il momento di forte conflittualità che stiamo vivendo: medici specialisti e ospedalieri da un lato, medici generici da un altro.
Crediamo che momenti come questo, dedicati come in questo caso a tematiche delicate, possano creare delle giuste indicazioni e rasserenare il clima. Non posso negare che il lavoro quotidiano sta diventando veramente complesso. In questo senso il
confronto diventa un momento fondamentale che andrebbe riproposto per tante altre patologie e non solo per quelle vascolari di cui si è discusso in questa occasione”.
Ad introdurre i lavori il saluto dei due responsabili scientifici: tra i temi trattati la genetica in Patologia Vascolare, il ruolo di Tac ed Ecodoppler, il confronto dei risultati della terapia chirurgica ed endovascolare, la diagnostica non invasiva e la terapia farmacologicanell’ischemia critica.
Numerosi e interessanti gli spunti scaturiti dalla tavola rotonda dedicata all’appropriatezza diagnostica e terapeutica in patologia vascolare. Dibattito acceso
incentrato anche sulle ‘questione ricette’: punto che ha innescato le domande della sala per i relatori.
Non è mancato poi uno spazio dedicato alla prevenzione: certe tipologie di pazienti come ipertesi, fumatori, diabetici o pazienti con broncopatia cronico-ostruttiva, dovrebbero sottoporsi preventivamente ad alcuni esami che potrebbero diagnosticare in anticipo patologie vascolari. Anche in questo caso, però, riveste un ruolo​ centrale il medico di famiglia. Spazio anche ad approfondimenti su ictus cerebrale, varici e ulcera venosa, alla luce della linee guida della ESVS e della SICVE.
“I lavori – spiega il dott. Vincenzo Monaca – sono andati abbastanza bene, anche perché abbiamo affrontato numerosi argomenti non solo di natura specialistica, ovvero vascolare. Abbiamo anche affrontato problematiche che coinvolgono i medici di base. Possiamo parlare di un buon successo se consideriamo anche l’affluenza dei colleghi. Molto interessanti anche gli spunti prodotti dalla tavola rotonda e dal dibattito riguardante l’integrazione ospedale-territorio”.
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