Malaga dallo stile moresco al museo Picasso, un mix unico di storia e progresso

Reportage su Malaga a cura del critico d’arte Melinda Miceli

Passai quattro volte dall’Andalusia, terra di confine, tra l’Europa e l’Africa a sud della Spagna, un tempo tassello fondamentale del regno moresco che da Marrakech, arrivava fino a qui. La Riconquista cristiana cacciando gli Arabi, ha ripristinato il rigore cattolico castigliano, e in esso convivono magicamente palazzi moreschi, giardini esotici, il folgore del barocco, e il floreale stile liberty, sovrapposti al fascino gitano del flamenco.

Malaga è una città dell’Andalusia sita in una posizione eccezionale sulla Costa del Sol, dove il sole brilla tutto l’anno e grazie al suo clima mediterraneo permette di ammirare un incantevole paesaggio dalle terrazze dei migliori hotel e bar della città.

E’ un innesto di progresso e di storia, con monumenti imponenti e suggestivi cui fanno da sfondo immensi palazzi storici di vari stili, una vita notturna attiva tutto l’anno ed eventi collegati alla sua storia. La capitale malacitana offre un’enorme varietà di eventi cinematografici e teatrali.

Malaga è attraversata dal fiume Guadalmedina, che la divide in due parti: ad est la parte più antica con il porto e ad ovest la parte più piccola e moderna. Il Paseo de la Alameda, un grande ed ombreggiato viale unisce la città nuova al centro antico e al porto. Sul suo proseguimento si apre il Parque, una bellissima e vasta area verde, con palme, specie tropicali e fontane.

La Fortezza di Alcazaba del sec. XI, in arabo “cittadella”, costituisce uno dei musei militari dei mori più grandi che la Spagna abbia preservato. A guardia del mare e del porto, faceva parte del sistema difensivo della Malaga. L’ Alcazaba si erge sopra una doppia muraglia unita a quella della città, oggi scomparsa, e su torri rettangolari. Dalla rampa di accesso che inizia su calle Alcazabilla, si ammirano i resti della parete arrampicarsi sulla montagna. Porte fortificate, decorate con colonne e capitelli romani scandiscono la piacevole passeggiata. Un labirinto di entrate e meandri lungo il percorso conduce dopo l’Arco del Cristo, ai giardini arabi con filari di vegetazione su cui sbocciano bouganville, gelsomini e caprifogli. La fortezza dell’Alcazaba residenza dei sovrani arabi e ultimo baluardo della resistenza moresca, ha al suo interno il museo archeologico con reperti greci, romani, paleocristiani e visigoti, e oggetti d’arte araba. Il Patio delle Armi con un giardino in stile arabo accoglie una fontana e siepi fiorite che fa scoprire un angolo con una finestrella dalla quale si ammira uno fantastico scorcio della Cattedrale. Il Palazzo Nasride, nucleo dell’Alcazaba, che presenta tre tipici cortili islamici con vasca rettangolare prospettica, fu costruito tra l’XI e il XIV secolo, utilizzando elementi del Teatro Romano il quale ricorda quello di Catania. La cavea di 31m di diametro è stata posta sotto le mura dell’Alcazaba in quanto la città araba fu sovrapposta a quella romana, durante il regno di Augusto nel I secolo a.C.. Il teatro ancora oggi ospita spettacoli ed è un luogo spettacolare e panoramico.

Dal Castillo moresco di Gibralfaro del XIV secolo, si gode la  splendida vista sulla città e sulla baia sottostante. La sua costruzione fu voluta da Yusef I di Granada nel 1340 su un antico insediamento e resti di un faro fenicio, da cui derivò il nome del castello gebel-faro (rocca del faro). Il castello è famoso per essere stato l’ultimo posto di Malaga conquistato dai Re Cattolici nel 1487. Malaga era il porto del Sultanato di Granada e il suo abitato si presenta ancora oggi adorno di palme e alberi esotici che circondano negozi antichi e pittoreschi, altresì locali andalusi persino decorati da dettagli d’arte moresca.

La Cattedrale di Málaga è uno dei più pregiati templi in calcare bianco dell’Andalusia e presenta una sorprendente sovrapposizione di elementi, neogotici, tardo-gotici, neoclassici e barocchi. Iniziata nel 1528 per ordine dei Re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, è rimasta incompiuta della torre di destra per cui viene definita anche “la Manquita”, la piccola monca e ricorda quella di Cordova per il magnifico coro centrale ricco di sculture in legno di santi, sovrastato da due organi. La costruzione in stile gotico presenta il Patio degli Aranci, retaggio dell’antica moschea sulla quale fu costruita, il nuovo giardino con piante esotiche su Calle Císter e un superbo chiostro. L’interno della cattedrale con le cappelle minori barocche disposte a raggera, manifesta chiare influenze rinascimentali; gli stalli del coro in legno delle Indie( XVII sec.) nella navata centrale e l’opera dello scultore Pedro de Mena, si evidenziano subito come le statue dei santi e le ricche decorazioni delle cappelle, tra cui quella dell’Encarnación, che dà il nome alla cattedrale.

Sulla stessa via si può ammirare la Chiesa del Sacrario con il sontuoso portale gotico dei Re Cattolici, mentre sul lato nord prospetta il mirabile barocco del Palazzo Episcopale dalla sgargiante facciata gialla e rossa.

Il Museo Picasso ha sede presso lo storico Palazzo di Buenavista, un edificio rappresentativo dell’architettura civile rinascimentale dell’Andalusia abbellito da richiami moreschi. Si trova in Plaza della Merced, esso è Monumento Storico-Artistico d’Interesse Nazionale, vicino alla casa natale di Picasso, ed ospita più di 200 opere che spaziano attraverso vari stili, materiali e tecniche sviluppate dal genio del pittore. Il palazzo è solo una parte del complesso museale di 8300 metri quadri dotato di videoteca, auditorio, sala lettura, caffetteria, giardino. L’esposizione permanente raccoglie una selezione di opere d’arte provenienti dalla collezione privata di due familiari, Christine Ruiz-Picasso e Bernard Ruiz-Picasso. Il centro ospita anche mostre temporanee e attività educative e culturali incentrate sulla vita e le opere di Picasso.

Picasso nacque a Malaga nel 1881, dove ha vissuto solo 19 anni e fino alla sua morte avvenuta a 92 anni, non è mai più tornato. Tuttavia Malaga è stata sempre fiera del suo prolifico “pintor” e pare voler ricordare in ogni modo di avergli dato i natali. Le opere presenti nel Museo Picasso aperto nel 2003 sono tra le più belle del pittore cubista, notevoli anche rispetto a quelle del Museo Picasso di Barcellona. Málaga é una delle città spagnole con maggior densità di musei nel centro storico che ne conta addirittura 30.

Un altro simbolo di Malaga è infatti il cubo colorato del Centro Pompidou. Al suo interno diverse sezioni di opere contemporanee, che comprendono opere di Picasso Francis Bacon e Frida Kahlo tra gli altri.. Il museo è il miglior punto per ammirare e fotografare il favoloso tramonto sul porto con lo sfondo delle navi da crociera. E ancora: il CAC (Centro de Arte Contemporànea), un altro spazio espositivo bellissimo con opere di Michael Borreman e Ai Weiwei, nell’edificio storico dell’antico Mercado de Mayoristas de Málaga (Mercato all’Ingrosso)costituisce l’avanguardia internazionale della proposta culturale della città.

In prossimità del suo porto, hotel, locali notturni, grattacieli ne compongono un mosaico di piccola New York dove la vita notturna è intensa. Sul lungomare (zona del Palo) molti ristoranti, i locali, le terrazze. La spiaggia del Pedragalejo oltre ai pub offre ristoranti di tradizionale cucina andalusa. Nella zona della Malagueta, la parte più moderna della città, si trovano i locali più frequentati dai giovani. La produzione di uva passa da le etichette a vini ottimi, conosciuti in tutto il mondo come il “Malaga” passito aromatico. Si ricorda il noti film, “Il cammino degli inglesi” con Antonio Banderas girato sul lungomare Pablo Ruiz Picasso, sulla spiaggia della Malagueta e “Il ponte di San Luis Rey”, l’arena di Antequera o lo scenario naturale di El Chorro.

Il porto è stato sottoposto a un restyling integrale con un tocco di avanguardia che si intona ai grattacieli che si affacciano sulla Passeggiata del Muelle Uno, affiancata a un palmeto posto accanto alla scenica e ombrosa Pérgola Zigzagueante. Per finire cito il Faro di Malaga, fronteggiato da hotel di lusso, da bar e ristoranti all’aperto da cui ammirare le luci del tramonto in cui palpita la vera essenza romantica dell’Andalusia.

Dott.ssa Melinda Miceli scrittrice, critico d’arte, giornalista.

a Cognita Design production
Torna in alto