L’Orto Botanico di Catania ricorda Francesco Tornabene, monaco scienziato

Interessante e appassionato il convegno “Tornabene 1813-2013: Tra Fede e Scienza” dedicato al fondatore dell’Orto Botanico di Catania, il monaco Francesco Tornabene, in occasione 200° anniversario della nascita. 

Un monaco-scienziato. Così mons. Zito ha definito Francesco Tornabene, il priore benedettino fondatore dell’Orto Botanico di Catania (1858) del quale ricorre il bicentenario della nascita, nel corso del convegno di studi a lui dedicato e svoltosi venerdì scorso nella aula a emiciclo dell’ente universitario. 

Al convegno hanno preso parte il prof. Pietro Pavone, direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, mons. Gaetano Zito, preside dello Studio Teologico San Paolo e vicario Episcopale per la Cultura, il prof. Domenico Ligresti ordinario di Storia Moderna, il dott. Luigi Sanfilippo, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’ateneo catanese e la dottoressa Luisa Trovato, autrice di un volume di studi dedicato alla figura del monaco Tornabene e di altre personalità illustri che hanno contribuito alla crescita socio-culturale della Catania dell’Ottocento.

Numerosi gli interventi e i plausi all’iniziativa dalle autorità presenti e un importante contributo economico è stato consegnato ai giardinieri dell’Orto per l’abnegazione e la professionalità profusa all’interno della struttura. 

Tornabene, espressione della più colta società catanese del suo tempo e membro dell’Accademia Gioenia di Scienze Naturali, è stato un intellettuale riformista sia sul piano religioso (è stato il primo religioso a diventare cattedratico dell’ateneo di Catania), sia sul piano della metodologia scientifica applicata alla conoscenza. “L’800 – ha spiegato Ligresti – è stato un secolo di grandi fermenti e mutamenti per Catania. Grande impulso alle scienze giungeva dagli ambienti religiosi, mentre a livello urbanistico sono arrivate le ferrovie che portavano lo zolfo dal centro della Sicilia, le industrie per la lavorazione del minerale, il porto, il Teatro Massimo Bellini. Nel 1858 nacque l’Orto Botanico, autentico museo-verde a cielo aperto, voluto dal Tornabene e inizialmente orientato alla coltivazione di piante officinali per la cura delle persone“.
Fino al 30 settembre, l’Orto Botanico ospita una mostra curata dalla da Luisa Trovato che documenta gli studi del Tornabene: il testo “Flora fossile dell’Etna“, cartelle manoscritte e una serie di fossili con tavole iconografiche e campioni di erbario con esemplari di lentisco, mirto, alloro e agnocasto.

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