L’Opera italiana secondo le chitarre di Vittorio Verdi e Davide Sciacca alla Sala Magma di Catania

Per l’occasione, con il coinvolgimento di Verdi, proporrà un intrigante programma che mette a confronto le partiture di Giuliani con quelle meno frequentate di Holland.

Sciacca

Giunge a Catania – sabato 9 gennaio, alle ore 20 – arricchendo ulteriormente l’attività concertistica “Fuorischema” che il Centro Magma di Catania svolge nella propria sala di via Adua n. 3, il concerto “Due chitarre all’Opera”. Le due chitarre sono quelle de “Le Permute”, duo ri-composto dai catanesi Vittorio Verdi e Davide Sciacca, i quali – dopo gli apprezzati esordi di un paio di lustri addietro – avevano intrapreso strade autonome. L’Opera, vista l’iniziale maiuscola, non può che essere quella lirica e italiana. È noto l’interesse di Sciacca per le riletture, create apposta per lo strumento a corda in epoca romantica, avendo, tra l’altro, curato per il Centro Magma, diretto da Salvo Nicotra, accurati momenti di analisi teorica e pregevoli esecuzioni esemplificative. Le sue scelte hanno suscitato particolare interesse e apprezzamento anche all’estero (tra Regno Unito e Stati Uniti) in occasione delle tante esibizioni, solistiche o in Duo con altri strumenti, segnatamente, con il violino di Marianatalia Ruscica; e su queste tematiche, peraltro, il chitarrista etneo svolge attività di ricerca e didattica a Manchester e Liverpool.

Le Permute - Sciacca e Verdi

Justin Holland, nato in Virginia il 26 luglio 1819 e morto a New Orleans (Louisiana) il 24 marzo 1887, è stato un chitarrista e insegnante di musica; ma, da “uomo nero” è stato anche un leader della sua comunità e un attivista impegnato per la parità di diritti degli afro-americani. Il Duo siciliano proporrà, dunque, un confronto fra due sensibilità, apparentemente distanti, ma accomunate dall’interesse per gli spartiti dell’Opera italiana. Così, all’“Introduzione, Tema e Variazioni op.130”, all’“Ouverture del Pirata di Vincenzo Bellini” e alla “Sinfonia del Barbiere di Siviglia di Rossini” dovute a Mauro Giuliani (nato a Bisceglie, il 27 luglio 1781; morto a Napoli, il 7 maggio 1829) si alternerà il repertorio tutto belliniano di Holland (“Scraps from Opera: Norma I”, “Scraps from Opera: Sonnambula” e “Scraps from Opera: Norma II”) per un concerto che alla godibilità aggiunge forti spinte verso la ricerca e l’approfondimento di carattere musicologico. Inoltre, se servisse una conferma, ecco che scoperte come questa testimoniamo come il genio belliniano si sia propagato con immediatezza ben oltre i confini nazionali e persino oltreoceano già subito dopo che le sue opere avevano visto la luce.

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