Sarà presentato a Giarre (CT) Sabato, 11 gennaio, ore 16 tensostruttura piazza del Carmine, il libro dal titolo “L’italia cambiata dai ragazzini” di Giacomo D’arrigo.
Verrà presentato sabato prossimo, 11 gennaio, alle 16 nella tensostruttura allestita in piazza Carmine a Giarre, il libro “L’Italia Cambiata dai ragazzini, nuovi amministratori e nuovi Comuni” di Giacomo D’Arrigo, messinese, giovane esponente politico del partito democratico, già presidente dell’Anci Giovani, nominato lo scorso dicembre Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani dal Consiglio dei Ministri.
All’incontro, moderato da Mariaeugenia Parito, sociologa in Comunicazione, saranno presenti Giuseppe Berretta, sottosegretario alla Giustizia, Enzo Napoli, coordinatore provinciale Pd e Rosaria Caltabiano, Pd Giarre.
Il volume, edito della casa editrice Marsilio nella collana Tempi, con l’introduzione del ministro Graziano Delrio racconta l’impatto positivo e di cambiamento che tantissimi amministratori nuovi portano ogni giorno nei Comuni italiani.
Con l’ausilio di numeri, testimonianze, dati ed esempi, l’autore conduce il lettore a una riflessione di fondo: la bravura di queste nuove leve non proviene (solo) dalla loro giovane età, ma dalla capacità di realizzare idee e percorsi nuovi, e racconta di una generazione ampia e silenziosa che riconosce alla politica una funzione sociale insostituibile. I più giovani tra loro sono le forze più fresche e innovative e contribuiscono in maniera determinante al cambiamento dei e nei Comuni.
Le parole “giovani” e “giovare” hanno la stessa radice, del resto. L’approccio con cui molti giovani decidono di impegnarsi nei Comuni è proprio questo: di giovare, di essere utili, di essere portatori di cambiamento. L’età anagrafica non è miglioramento di per sé, ma certamente permette di guardare al futuro con sguardo lungo, beneficiando di strumenti e possibilità nuove, mettendo in campo innovazioni e valutando quanto sindaci, assessori e consiglieri comunali giovani siano elemento di rinnovamento per strutture, politiche, territori. Quanto questi siano per le istituzioni il canale per rigenerarsi non soltanto nel personale e nella rappresentanza ma anche in idee, istanze e proposte.
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