Libri: “Fiore e il viaggio nella Valle Perduta”, il capolavoro di Mira Sidera

Un mondo fantasy tutto da scoprire con la giovane Fiore nata dall’idea di una giovane e motivata scrittrice catanese

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Il viaggio di Fiore è appena iniziato: fra disavventure, nemici da combattere e amici al proprio fianco che la sosterranno durante il suo arduo e tortuoso percorso cercherà la maturità necessaria dentro di sé per adempiere al proprio destino. Ma chi è Fiore? Dall’idea di Mira Sidera (nome d’arte di Marialetizia Midolo) nasce questa giovane e temeraria ragazzina, di famiglia druida, che insieme all’amico d’infanzia Jack e al supporto di animali fantastici compongono i personaggi principali di un mondo fantasy formato da: Druidi, Alchimisti,Inventori, Mutaforma e Guaritori. Tra regni occupati a combattersi ed un male molto più oscuro alle spalle, sarà di Fiore il compito di riportare la quiete e di scoprire, al contempo, chi diventare nel proprio cammino.

Non vi sveliamo altro riguardo a questo primo capitolo della storia di Fiore raccontatoci dalla penna di Mira Sidera, ma adesso, invece, andiamo a scoprire di più sulla giovane scrittrice catanese in questa piccola ed esclusiva intervista rilasciataci.

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E: Da dove deriva questa tua passione per la scrittura? 

M: Fin da piccola avevo una nonna che mi insegnò a leggere e scrivere ancor prima di impararlo a scuola. Parlavo poco e nella scrittura ho sempre trovato un rifugio. Per esempio, quando mi trovavo fuori, portavo sempre un quaderno con me dove mi cimentavo a scrivere storie. La prima che ricordo riguardava un coniglio, elemento che potrete ritrovare anche nella storia di Fiore in più di un’occasione.

E: Quando ti è venuta l’idea di scrivere questa storia?

M: L’idea è nata circa un anno fa quando aiutavo una bambina di nove anni a leggere e scrivere; lei non amava molto leggere e allora ho deciso di farle scrivere una storia insieme a me. Da quell’esercizio è nata Fiore e pian piano con il tempo ho deciso di estrapolarla da quel contesto e scriverci una storia attorno.

E: All’interno di questo racconto qual è stato l’elemento più facile e quale quello più difficile da inserire?

M: Sicuramente l’elemento più facile è stato quello della struttura. Sapevo già come impostare la storia di Fiore e come far proseguire il suo cammino in questo e nelle avventure che verranno; mentre l’elemento più difficile da andare a inserire è stato sicuramente quello della “morte”. Non è semplice da spiegare e solamente leggendo il libro si potrà capire, ma uno dei miei obiettivi è quello di rivolgermi ai bambini senza metterli nelle condizioni di farli impressionare negativamente.

E: Dunque il libro non si rivolge solo ai più piccoli?

M: Assolutamente no. L’idea iniziale era di prepararlo per loro, ma è una lettura che può raccogliere senza distinzione tutte le fasce di età.

E: Quanti saranno i volumi su Fiore?

M: Saranno tre. Ho già delineato le linee guida dei prossimi volumi e ci sto già lavorando. La seconda parte credo che uscirà verso la fine del 2020, possibilmente sotto le festività natalizie.

E: Perché Fiore e perché adesso?

M: Ho in programma di pubblicare altri libri al di fuori dell’avventura di Fiore. Ci sono storie sulla quale lavoro da anni, ma considerando il periodo storico ho preferito pubblicare prima questo racconto. Il messaggio che Fiore vuole mandare è quello di riuscire sempre a rialzarsi anche nei momenti di difficoltà e credo che sia stato il momento giusto per commercializzarlo.

E: Ultima domanda ma non meno importante, perché Mira Sidera? 

M: Il mio nome d’arte è stato come una rinascita per me e la sua consacrazione è stata durante il terzo anno di liceo classico, quando durante un compito di latino ho trovato sul vocabolario questi due significati. Il primo significa: stupendo, perfetto e meraviglioso, ma ciò che mi ha colpito è il suo quarto significato, ovvero strano. Sì, perché anche se credi di essere strana sei, invece, consapevole di essere unica. Il secondo invece ha due significati: al singolare vuol dire costellazione, e io sono una che preferisce scrivere la notte; al plurale significa tempesta, e la interpreto come il proprio sentirsi dopo il supporto altrui di coloro che ti stanno accanto e ti motivano sempre a credere nei tuoi sogni.

Per concludere, ricordiamo che il libro si può trovare sia in versione cartacea, sia in versione digitale.

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