LEO GULLOTTA CON “PENSACI, GIACOMINO” APRE LA STAGIONE TEATRALE DI PROSA 2018/2019 DEL TEATRO VITTORIO EMANUELE DI MESSINA

Venerdì 14 dicembre, alle ore 21.00, sarà “Pensaci, Giacomino” di  Luigi Pirandello ad inaugurare la Stagione Teatrale di Prosa 2018/2019 del Teatro Vittorio Emanuele  

locandina_Pensaci-Giacomino

La Stagione di Prosa 2018-19 del Teatro Vittorio Emanuele parte alla grande con uno dei più grandi e poliedrici attori del nostro Paese, Leo Gullotta, e con “Pensaci, Giacomino”, uno dei capolavori di Luigi Pirandello che sarà in scena da venerdì 14 a domenica 16 dicembre 2018.

«“Pensaci, Giacomino” nasce in veste di novella del 1915 per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917. Tutti i ragionamenti, i luoghi comuni, gli assiomi pirandelliani sono presenti in quest’opera. Un testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. E proprio con e da queste caratteristiche che il testo si configura come attuale, contemporaneo.

La storia racconta di una fanciulla che, rimasta incinta del suo giovane fidanzato, non sa come poter portare avanti questa gravidanza: il professore Toti pensa di poterla aiutare chiedendola in moglie e potendola poi così autorizzare a vivere della sua pensione, “per almeno cinquanta anni”, il giorno che lui non ci sarà più. Naturalmente la società civile si rivolterà contro questa decisione anche a discapito della piccola creatura che nel frattempo è venuta al mondo. Una tragedia civile che si configura, così, in tutta la sua morbosa veemenza.

Finale pirandelliano pieno di amara speranza, dove il giovane Giacomino prenderà coscienza del suo essere civile, del suo essere uomo, del suo essere padre e andrà via da quella casa che lo tiene prigioniero, per vivere la sua vita con il figlio e con la giovane madre. Da qui si desume quanto tutto questo possa svolgere il pensiero pirandelliano nei confronti di una società che allora era misogina, opportunista e becera. Racconta di uno Stato patrigno nei confronti dei propri cittadini soprattutto nei confronti della casta degli insegnanti, sottopagati e bistrattati. Grande bella qualità del premio Nobel di Agrigento nel prevedere il futuro di una società, e come raccontava Giovan Battista Vico “corsi e ricorsi storici”, cioè nulla cambia nulla si trasforma e tutto ritorna: ancora oggi si veste dei soliti cenci, unti e bisunti. Una società quindi letta con la mostruosità di giganti opprimenti, presenti, determinanti, dequalificanti».

(Fabio Grossi) Leo-Gullotta_Pensaci_Giacomino

 

“Pensaci, Giacomino”

di Luigi Pirandello

lettura drammaturgica Fabio Grossi

con Leo Gullotta

Liborio Natali, Rita Abela, Federica Bern, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Marco Guglielmi, Valerio Santi e Sergio Mascherpa

regia Fabio Grossi

scena e costumi Angela Gallaro Goracci

musiche Germano Mazzocchetti

luci Umile Vainieri

regista assistente Mimmo Verdesca

voce dei brani cantati Claudia Portale

aiuto regia Bruno Maurizio Prestigio

assistente scenografo Elio Di Franco

assistente costumi Riccardo Cappello

direttore di scena Andrea Cecchini

foto di scena Tommaso Le Pera

foto di locandina di Fausto Brigantino

amministratore di compagnia Stefano De Leonardis

organizzazione Carmela Angelini

produzione Compagnia Enfi Teatro – Teatro Stabile di Catania

a Cognita Design production
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