Lega Pro – ennesimo episodio increscioso: aggrediti i calciatori del Taranto

Altro episodio di violenza in Lega Pro. Dopo i casi verificatisi a Matera, Ancona e Catanzaro, tocca a Taranto.

Taranto

Paradossale e preoccupante quanto continua ad accadere in certe piazze di Lega Pro. Dopo le vergognose aggressione perpetrate ai danni di alcuni giocatori di Matera, Ancona e Catanzaro, l’increscioso episodio si è verificato nuovamente, stavolta a Taranto. Infatti, questo pomeriggio, un nugolo di “tifosi” (le virgolette sono d’obbligo) ionici, alcuni dei quali incappucciati, hanno prima minacciato calciatori e staff tecnico con mazze e coltelli e li hanno poi colpiti con schiaffi e pugni. E dire che nell’ultimo fine settimana le gare di Lega Pro avevano preso il via con 15′ di ritardo in segno di protesta verso atti del genere, che però, purtroppo, continuano ad accadere, sinonimo di quanto sia malato il calcio italiano, a tutte le latitudini.

Intervistato dalla redazione di TuttoLegaPro.com, il vice-presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagno si è così espresso in merito:

Ci siamo messi in contatto con i calciatori e con lo staff tarantino, ci stiamo precipitando sul luogo per avere un quadro migliore della situazione. Si è oltrepassato ogni limite, siamo pronti ad agire di conseguenza. C’è la possibilità che venga presa la decisione di fermare i campionati, Parleremo con tutte le società di Lega Pro e con la Lega stessa e vedremo come muoverci. Abbiamo bisogno di dare un segnale forte, tutto il sistema è obbligato a farlo ed a non far parte del suddetto sistema sono proprio coloro i quali si rendono protagonisti di atti del genere. I calciatori vanno tutelati, é impensabile avere paura di perdere una partita perché minacciati di morte“.

A queste parole hanno fatto seguito quelle del presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, rilasciate a itasportpress.it:

I fatti di Taranto sono incresciosi e di assoluta gravità. Si tratta di un gesto preoccupante, di cui non ci sono giustificazioni. Dobbiamo reagire in modo forte e concreto. Fermare i campionati? Non credo sia possibile. Far pagare la maggior parte dei tifosi per colpa di pochi pseudo-tali non è giusto. Bisogna dare maggiore responsabilità alle società ed alla Lega, così come alla stampa“.

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