Le opere di Modigliani al Palazzo Ducale di Genova

Fino al 16 luglio 2017 si potrà ammirare l’esposizione delle opere di Modigliani al Palazzo Ducale di piazza Giacomo Matteotti.modigliani-07

 Spettacolare l’incipit dell’esposizione che presenta i primi anni di Amedeo Modigliani (Livorno, 1884 – Parigi, 1920) grazie a tre preziose opere, poco note, provenienti da Livorno, Museo Civico Giovanni Fattori. Due sono opere giovanili: un Ritratto d’uomo del 1900-1902, disegno a matita su carta, e un Paesaggio toscano che viene datato al 1898-1899, quindi realizzato dall’artista poco più che quattordicenne.
Esplicito tributo alla pittura dei macchiaioli, prima tappa della formazione di Modigliani che andò a lezione da Guglielmo Micheli, macchiaiolo, allievo di Giovanni Fattori. Successiva la terza opera, probabilmente realizzata nel 1912 quando Modigliani, tornato a Livorno per un breve periodo, ritrae sulla carta di una confezione di una pasticceria Aristide Sommati, l’artista livornese che possedeva originariamente il Paesaggio toscano. Ritratto in cui sono riassunte tutte le caratteristiche tipiche delle figure di Modigliani, primitive e essenziali.

modigliani-10Perfetta introduzione alla seconda sala dedicata al periodo di Modigliani scultore, interesse primario del livornese ammaliato a Parigi da Constantin Brâncuși: purtroppo però mancano esempi di scultura di entrambi. Ci sono però dei disegni di cariatidi che permettono di ricostruire l’humus dello scultore che prende certamente dall’arte africana, dall’arte orientale, ma anche dalla statuaria egizia, cicladica, greca arcaica, e soprattutto da quella italica e etrusca.

Interessante la sezione dedicata alla conoscenza degli “amici parigini” di Modì attraverso i loro ritratti: ci sono Chaïm Soutine e Guillaume Chéron, in cui sembra riuscire a Modigliani di inquadrare la loro psicologia in uno spazio che respinge l’esistenza di qualsiasi accessorio a illustrarne il carattere: basta la semplice fisionomia, tracciata dal pittore con pochi essenziali eloquenti tratti.

Quindi seguono i dipinti che trattano, dopo il ritratto, il secondo tema iconografico presente nella pittura del livornese: i nudi. Diversi gli studi oltre al prezioso e sensuale, assolutamente disinvolto, Nudo disteso del 1918 che rappresenta Céline Howard: considerato tanto scandaloso da aver quasi provocato la chiusura della mostra  di nudi del 1917 organizzata dalla galleria di Berthe Weill. Nella sala successiva si approfondisce il rapporto di amicizia tra Modigliani e Moïse Kisling: sono esposti il ritratto che gli fece Modigliani, opere del pittore di origini polacche e quadri realizzati da entrambi a quattro mani.modigliani-11

Si raggiunge poi una sezione dedicata a Hanka Zborowska e Beatrice Hastings, due donne che irruppero nella vita di Modigliani, (secondo alcuni fu la Hastings a istigarlo al consumo di alcol e droghe) e in successione ecco altri ritratti femminili, caratterizzati da lineamenti più morbidi e dalla propensione a allargare l’inquadratura che spesso si sofferma sulle mani e sulla struttura delle sedie, quasi per meglio formalizzare la prospettiva spaziale.
A chiosa della mostra ci sono il Nudo accovacciato, il Ritratto di Maria e la struggente fotografia della sua amata compagna, la giovanissima Jeanne Hébuterne, che all’indomani della morte di Amedeo, si suicidò gettandosi dal balcone in cinta di nove mesi.
Dramma aggiunto al dramma che contribuì a alimentare il mito dell’artista maledetto. modigliani-03

Palazzo Ducale, Genova – Piazza Giacomo Matteotti, 9
Da lunedì a domenica: 09.30-19.30 – Venerdì: 09.30-22.00
Ingresso intero €13,00 – ridotto €11,00 – Fino al 16 luglio 2017
www.modiglianigenova.it
www.palazzoducale.genova.it

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