‘Le forme-informi’ di Giovanna Marraro in mostra a Catania

Il Desiderio della Forma nell’informale gestuale dell’artista catanese preferita da Sgarbi, madre dell’attrice Guia Jelo, che torna a esporre le sue opere ispirate all’action painting.  

Il magnifico Palazzo della Cultura, venerdì 9 Gennaio, di Catania, ha ospitato la mostra pittorica di Giovanna Marraro, pittrice catanese e madre dell’attrice Guia Jelo – importante attrice siciliana che ha lavorato al fianco di professionisti del cinema come Michele Placido, Claudia Cardinale, Giuliano Gemma in ‘’Corleone’’ e come Roberto Benigni in ‘‘Chiedo Asilo’’.

Atmosfera avvolgente e pubblico interessato ed ammaliato dalle singolari e pregievoli tele della pittrice, commentate dal crtitico d’arte, professor Giuseppe Frazzetto, che ha curato l’intera mostra e, da Orazio Licandro, assessore della Bellezza Condivisa.
L’incontro si è concluso con l’esibizione della soprano Vera Garozzo espressasi nella romanza ‘’Nessun Dorma’’ di G.Puccini e con l’interpretazione di Guia Jelo, in onore della madre, nella Supplica a mia madre’’ del grande Pasolini. 

“Forme senza forma, e nell’informe il desiderio della forma”, così Vittorio Sgarbi aveva descritto nel 2006, durante una sua mostra, la pittura dell’artista catanese. 

Noi di Globus Magazine abbiamo avuto il piacere di intervistare la signora Giovanna Marraro.

Signora Marraro, lei ha cominciato a dipingere all’età di 17 anni. Quali cambiamenti ha subito la sua pittura?

E’ stato chiarissimo il Professor Frazzetto a descrivere tutto quello che è stato il mio percorso evolutivo in campo artistico. Ho cominciato studiando la pittura figurativa, però sentivo dentro me la voglia ed il bisogno di andar oltre le rigide regole del figurativo. Un caso emblematico fu quello in cui il mio maestro chiese, a me e agli altri alunni del corso, di ritrarre un vaso e, quando vide la mia opera mi disse che non avrebbe potuto più darmi lezioni: tutti avevano rappresentato il quadro per come realmente appariva, io in maniera astratta. Presi coscienza di ciò e da allora cominciai ad assecondare ed a coltivare le mie naturali inclinazioni.”

 Cosa vuole trasmettere tramite le sue opere?
“Voglio colpire e coinvolgere l’intero spettro delle emozioni e dei sentimenti umani. E’ fondamentale, per me, riuscire a trasmettere la vera essenza della vita.

E dalla mostra di oggi lei cosa si aspetta?
“Mia nipote e mia figlia  mi hanno spinta, mi hanno detto di esporre nuovamente le mie opere dopo tanti anni. Non miro alla vendita, nemmeno ci spero. Vorrei che le persone giudicassero e parlassero dei miei quadri.

Naturalmente, non poteva mancare una battutta dall’attrice Guia Jelo e del padrone di casa, l’assessore alla bellezza e cultura del Comune di Catania, Orazio Licandro .

Signora Jelo, la sua è una famiglia d’artisti. A casa sua si mangia pane ed arte. Qual è il rapporto che vive un’artista come lei nei confronti di un’altra artista, quale è sua madre?

“Ho amato l’arte sin da piccola, amo molto l’arte classica e quella figurativa, ma nonostante ciò non posso non provare grande ammirazione per le opere di mia madre, che, invece, sono astratte, informali. In tutti i quadri di mia madre vedo la meraviglia del parto: mia madre mi ha partorita in dieci minuti e senza dolore e per questo mi è grata, me lo dice sempre… ed io posso ben capire di cosa parla, perchè sono madre e so cosa significhi partorire con dolore.”

Assessore Licandro, il Comune di Catania è sempre vicino a tutti gli eventi che riguardano l’arte e la bellezza. La mostra di oggi cosa rappresenta per lei?
Quella di oggi si tiene in un palazzo importante, storico della città, che è stato riconsengnato alla fruizione pubblica, ed ospita nei prossimi giorni, a partire da oggi, la mostra di un’artista catanese particolarmente significativa. Credo sia giusto che un’amministrazione sostenga il proprio patrimonio e le proprie risorse che non sono fatte solo di materialità, ma anche d’intelligenza, di talento e, questo è uno di quei casi. E’ bene, anche che questi talenti vengano conosciuti innanzitutto dai cittadini in modo che prendano coscienza di quello che Catania può esprimere ed esprimerà”.

 

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