Laura e Manuela: paracadutiste ed atlete…paraplegiche, ma con grande forza di vivere!

Laura Rampini e Manuela Migliaccio, due donne divenute paraplegiche per banali incidenti, ma che hanno raggiunto i loro sogni con grande forza di volontà

Dalla sedia a rotelle al paracadute, il volo di Laura diventa un film (e un’autobiografia)

La passione per il paracadutismo le arriva da lontano, da quando, bambina, si lanciava con l’ombrello dai rami degli alberi. Quel sogno di lasciarsi cadere nel vuoto non l’ha mai abbandonata, neanche quando la sua vita ha deviato bruscamente: a 22 anni Laura Rampini ha un incidente in macchina e finisce in sedia a rotelle. Ma la ravegnana non si arrende e dopo anni di voli in tandem, corsi e certificati medici, ce la fa e diventa la prima paracadutista paraplegica al mondo. Grande forza di volontà e voglia di vivere, ora più di prima. Questo il suo punto di forza, un punto tragico d’arrivo, che è stato il suo vero punto di partenza.

Ora, la sua storia finisce in un documentario ed in un libro, autobiografico.

È stato presentato al Comune di Ravenna ‘Falling’, il film/documentario con la regia di Gerardo Lamattina (nel video, alcuni momenti del backstage), insieme al libro autobiografico a cura di Elisabetta Ambrosi e Graziella Durante.
Nessuno può sentirsi al sicuro nella propria vita,tanto da riuscirne a percorrerne il sentiero solidamente al riparo dagli imprevisti che il caso o le circostanze possono riservare– spiega Durante-. Sono certa che il libro toccherà il cuore di tutti, di quanti potranno riconoscervisi ma anche di chi avranno l’occasione di guardare da vicino, in presa diretta, una Storia umana, intensa e coinvolgente’.

Al centro della narrazione, la tenacia, la volontà, la determinazione, la voglia di sognare e di ricominciare anche quando la vita ti abbatte e ti spezza le ali. ‘Anche se tutti pensavano che non avrei avuto possibilità, io volevo provare lo stesso. Meglio provare e non riuscire che avere il rimpianto di non averci nemmeno provato– racconta Laura Rampini-. Un anno e mezzo di prove tra tandem e volo al tunnel dell’aria in Inghilterra. Lotta burocratica per avere certificato medico e autorizzazioni, fino a sentirmi pronta e decisa a fare il corso. Il 28-29 luglio 2008 faccio il mio corso e divento paracadutista: il mio sogno è diventato realtà. Tutto il percorso fatto mi ha dato ragione. Ce l’ho fatta’.
Un monito ed un esempio tangibile per chi, come Laura, è stato meno fortunato nella vita. Perché abbattersi non porta a nulla: bisogna aggrapparsi ai propri sogni, nei momenti di difficoltà più che mai.

Anche Manuela Migliaccio è stata meno fortunata, così come Laura, ed anche lei ha impiegato tutta la sua volontà per raggiungere la vittoria, a dispetto del suo limite fisico.L’atleta paraplegica, infatti, ha stabilito un nuovo record nel mondo nella maratona. La ragazza campana è riuscita a percorrere con un esoscheletro oltre 10 chilometri, battendo quello che era il primato iridato detenuto dell’israeliano Radi Kaiuf con il tempo di 5 ore, 11 minuti e 7 secondi. Un’impresa che assomiglia più ad un miracolo per la giovane napoletana, raggiante: ‘Nella vita non bisogna mai darsi per vinti. Non bisogna mai rinunciare ai sogni. Io ne avevo uno: tornare a camminare sulle mie gambe, sentendo la terra sotto i miei piedi. Ce l’ho fatta. E, grazie alla buona volontà e all’allenamento, sono persino riuscita a raggiungere questo traguardo’. La studentessa di veterinaria perse l’uso delle gambe nel 2009, dopo una vacanza in Grecia sull’isola di Patmos, quando era caduta da una scogliera. L’atleta campana, solo due settimane fa, aveva conquistato il titolo di campionessa italiana di Paratriathlon a Bologna: ora l’obiettivo sono le Paralimpiadi 2016 in Brasile.

Sognare con tutte le proprie forze: questo è quanto ci insegnano queste due donne. I limiti non esistono: quelli che ci poniamo sono, spesso, meri limiti mentali, da abbattere con la forza di volontà.

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