Catania, la Voce delle Sardine: cinquemila in Piazza Duomo

Arginare il centrodestra senza sbandierare “ideologicamente” colori politici, ma con un movimento di pacifica protesta anti Salvini.

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Sembra questo l’intento delle Sardine un popolo di non rivoltosi, che grazie, anche alla velocità del TamTam mediatico, riesce a scendere nelle piazze d’Italia ed a manifestare il proprio malcontento contro un governo che non le rappresenta. Il popolo italiano delle Sardine diventa una voce unanime per chi non vede rispettate le proprie esigenze primarie, per coloro i quali non vedono tutelati i propri diritti di Italiani, di coloro che vivono sulla propria pelle il grande bluff dell’attuale politica italiana.
Un teatrino di post sui social, questo sembra essere diventato l’unico obiettivo dell’attuale ragion di stato italiana. Anche le sardine catanesi hanno popolato in 5000 piazza Duomo a Catania.
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Così parla Elisa Vanin, una delle amministratrici e co-organizzatrici dell’evento di sabato sette Dicembre, nell’intervista rilasciata a Globus:
Perché le Sardine a Catania?
«In una città difficile come Catania e, spesso, fuori dalle righe nei linguaggi e nei comportamenti, un incontro di cittadini che chiedono gentilezza e riconoscimento della complessità alla politica é il regalo più bello che potessimo ricevere in questo Natale.»
Come consideri questa rivoluzione che coinvolge buona parte della nostra Nazione?
«Quella delle sardine é una rivoluzione silenziosa, che parte dall’umiliazione subita per anni di ascolto passivo di volgari vituperi e inconcludenti semplificazioni propagandistiche. La società riflessiva c’è e non vuole più tacere.»
Qual è il vostro intento?
«Ridare pudore, dignità e onore alla politica, attivando meccanismi partecipativi e di ascolto dei cittadini dovrebbe essere uno dei primi obiettivi da raggiungere.»
 
Come definisci la tua esperienza di co-organizzatrice dell’evento?
«È stato bello essere una delle promotrici a Catania dell’evento delle Sardine perché ho trovato accanto a me persone meravigliose vogliose di cambiamento che, se pur diversi, uniti nei principi saldi, antifascismo ,antirazzismo, accoglienza…
No muri…principi universali e non contestabili…ma soprattutto la voglia di creare un nuovo linguaggio comunicativo privo di odio ma ricco di contenuti.
La Politica deve ritornare ad esser concreta e solidale con i propri cittadini. Le sardine hanno riacceso la speranza e la voglia di esserci…Ecco perché tutti in piazza…»
Una manifestazione senza bandiere, l’unica ammessa quella della pace, ti senti soddisfatta dell’afflusso di sardine che hanno popolato la pescheria e piazza Duomo?
«Assolutamente si! Gente unita senza linguaggi d’odio, nessuno slogan offensivo, nessun insulto. Solo tante sardine, arte, bellezza, creatività e allegria per tutti coloro che condividono gli ideali su cui si fonda il movimento.
“Prendi parte al più grande flash mob ittico della storia”, con queste parole la pagina “Sardine di Catania” ha presentato la manifestazione del 7 Dicembre, sul gruppo Facebook “Sardine Catanesi” che conta ormai circa 6mila iscritti. Le sardine si sono incontrate tutte sotto l’Acqua ‘o linzolu, alla pescheria per condividere gli stessi ideali di non violenza e accoglienza che contraddistinguono il movimento.»
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