La più bella del mondo, la festa della Costituzione italiana

Un omaggio alla nostra Carta da parte del Liceo Classico Mario Cutelli di Catania traducendo gli articoli della Costituzione in inglese e greco

 

CATANIA – Il 17 Dicembre alle ore 18.30  al Centro Fieristico le Ciminiere di Catania, il Liceo Classico Mario Cutelli, sulla scia di Roberto Benigni, che a proposito della Costituzione Italiana condurrà una trasmissione su Rai 1 dal titolo “La più bella del mondo”, organizzerà una serata in onore della nostra Costituzione, per celebrarne i valori, i pregi e gli ideali. I professori e gli organizzatori si augurano che l’evento sia un’occasione di condivisione di un sentire comune, in cui alunni, docenti e genitori possano ritrovarsi. In un momento storico delicato, in cui sia la scuola che la cultura vengono messi in discussione, riscoprire la Costituzione e la sua importanza dona delle basi solide su cui costruire un futuro, specialmente per i giovani.

Durante la presentazione della serata, avvenuta l’11 dicembre, è stato presentato il programma dell’evento ed è stato consegnato il premio “Luigi Pirandello, scrittura creativa” alla brava e talentuosa Silvia Treccarichi. La giovane studentessa ha reinterpretato un testo dello scrittore e drammaturgo siciliano, Luigi Pirandello, ambientando il racconto ai giorni nostri: “Ma tanto non sono nessuno, che importa chi sei? Tanto sei un bit, una frequenza, sei il tuo profilo di Facebook. Non sei un battito, sei un bit!. “ L’originalità della ragazza è stata premiata grazie a questo importante premio.

L’iniziativa invita i giovani a “fidarsi” della Costituzione e dei suoi articoli, puntare ad una società fondata sulla democrazia, uguaglianza, cultura. La locandina dell’evento riassume, appunto, i primi 12 articoli della costituzione – lavoro, solidarietà, uguaglianza, libertà, cultura, democrazia, pace, partecipazione, dignità, doveri, sviluppo, cittadinanza.

In occasione dell’evento i professori insieme agli alunni hanno tradotto sia in inglese che in greco, quattro articoli della costituzione italiana, ovvero l’art. 1, l’art. 9, l’art. 11, l’art. 3. La scelta di una lingua moderna come l’inglese, parlata dalla maggioranza delle persone nel mondo rende universale la nostra costituzione. Riscrivere gli articoli in greco sottolinea da dove veniamo e da dove siamo partiti per arrivare alla nostra civiltà e democrazia.

 

Il dirigente scolastico prof. Raimondo Lucio Marino e il prof. S. Distefano, hanno lasciato ai nostri microfoni una breve intervista.

Prof. Raimondo Lucio Marino, cosa rappresenta l’iniziativa “La più bella del mondo”, festa della Costituzione italiana?

L’iniziativa ha un significato molteplice, la scuola trae  l’occasione di essere presente nel territorio e di essere attiva in una manifestazione culturale e sociale. Quando si parla di Costituzione significa parlare di una carta che per noi è  fondamentale, una carta su cui si fondano i nostri diritti e doveri.

Possiamo definire la nostra Costituzione un testamento?

Certamente, è un testamento che è stato stilato sessant’anni fa ma che è sempre attuale. Un testamento consegnatoci dai nostri avi per essere rispettato e tramandato.

In cosa consisterà la festa di lunedì prossimo?

La festa si articolerà in diverse parti. La serata inizierà alle 18.30 con la consegna dei diplomi ai centisti, si continuerà con la lettura da parte dei docenti e degli alunni di alcuni articoli tradotti sia in greco che in inglese della Costituzione. Nella lettura saranno coinvolti anche i genitori che leggeranno articoli diversi.

Tradurre gli articoli della Costituzione in lingua greca significa sottolineare la nostra appartenenza alla cultura classica?

Sicuramente, noi apparteniamo tutti alla cultura ellenistica, classica. In questo contesto si inserisce la nostra iniziativa, mostrare una scuola che se pure fonda le sue radici nell’antichità, è profondamente moderna. Moderna nel vero senso della parola, perché formativa.

La traduzione in lingua greca della Costituzione italiana è un modo per difendere l’insegnamento della lingua greca che resiste ormai in Europa solo in Italia, Grecia e Spagna?

Noi saremo dei baluardi per quanto riguarda l’insegnamento della civiltà classica. La lingua latina e la lingua greca sono le nostre radici e dobbiamo salvaguardarle e incrementarle. Quest’anno stiamo proponendo per l’orientamento dei giovani che si iscriveranno l’anno prossimo un’ulteriore ora settimanale di latino e greco. Sono orgoglioso di dire questo, e sono convinto che le materie umanistiche aiutino per ogni professione si voglia perseguire, dico sempre che ci sono ottimi insegnanti di matematica che provengono dal liceo classico!

 

Prof. S. Distefano, qual è l’intento del tradurre gli articoli della Costituzione sia in inglese che in greco?

L’intento è questo: l’inglese è la lingua del presente e del futuro, il greco è la lingua del passato ma anche del presente e del futuro. La nostra civiltà e noi tutti proveniamo dalla cultura classica. Proprio in Grecia si è formato il linguaggio politico che utilizziamo, quindi per noi era indispensabile in questo legame tra passato, presente e futuro, tradurre questi articoli sia in inglese che greco, per creare un ponte ideale tra ciò che eravamo e ciò che siamo e saremo.

Durante l’operazione di traduzione dall’italiano al greco e all’inglese che difficoltà avete riscontrato?

Un gruppo di alunni seguiti da gruppo di docenti si sono occupati delle traduzioni. Le maggiori difficoltà si sono riscontrate nella scelta del termine più appropriato, perché attraverso una parola esprimere un determinato concetto non è un’operazione facile. Ad esempio nell’articolo 11 quando dice “L’italia ripudia la guerra” si è cercato di rendere il significato con un lessico più calzante. In greco ripudiare si traduce con αποδοκιμάζω che significa scartare – non volere, l’hanno cambiato con un termine più appropriato e forte e l’hanno sostituito con εξωθει, per esprimere il concetto di ripudio.

 Riscoprire la Costituzione è stata un’attività importante per gli studenti?

Quest’operazione è stata molto affascinante e coinvolgente sia per gli insegnanti che per gli studenti. E’ stato un modo per mettere in pratica la cultura classica nel mondo di oggi. L’Italia non ha molto da offrire nel mondo da dieci anni a questa parte, tramandare e riscoprire la nostra Costituzione è un buon modo per ripartire e di essere orgogliosi della nostra nazione. La Costituzione fondata sessant’anni fa è nata come un momento di condivisione e partecipazione, questa iniziativa vuole riproporre ai giorni d’oggi lo stesso spirito di unione, un momento che possa legare assieme studenti, insegnanti e genitori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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