La Fondazione Antonio Presti Fiumara D’arte presenta: il rito della luce – solstizio d’inverno dal 19 al 22 dicembre al Liceo “Enrico Boggio Lera” Catania

I giovani di Librino consegnano alla città la“Luce della Conoscenza”: 50 scuole di ogni ordine e grado, 10.000 studenti, 250 artisti, 40 poeti, 30 associazioni, 40 fotografi, 200 musicisti, 10 gruppi etnici

 

 

 

 

 

IL SENSO DEL RITO DELLA LUCE

 

Si ri-genera nei giovani la necessità spirituale per un futuro che trova il suo nutrimento nella condivisione di pensiero e nella conoscenza. Diecimila studenti partecipano al Rito della Luce-Solstizio d’inverno che quest’anno Librino consegna alla città. Il Rito sarà accolto al liceo Boggio Lera, in via Vittorio Emanuele 346, nei giorni 19, 20, 21 e 22 dicembre 2013 dalle ore 18:30 alle 22. È un percorso di suggestioni e immagini; un percorso nella bellezza, intesa come momento essenziale di elevazione dalle semplici passioni umane.

Nel solstizio d’inverno, giorno in cui la luce raggiunge lo Zenit ai Tropici e nel nostro emisfero, quello boreale, si registra la giornata più corta dell’anno. Ma il giorno seguente la luce trionfa sul buio e dalla fine si torna al principio: la luce è, quindi, simbolo di ri-nascita circolare, un’occasione unica per ribadire che bisogna guardare sempre oltre e andare verso una nuova vita.

 Il Rito della Luce-Solstizio d’inverno lo scorso anno ha avuto la sua genesi nel cuore di Librino, quartiere periferico della città, dove la Fondazione Antonio Presti – Fiumara 

d’Arte da oltre quindici anni dedica il proprio impegno sociale e culturale, un quartiere che ha trovato nell’arte e nella poesia il suo nutrimento per la rinascita. È lo stesso viaggio che prosegue verso il centro della città di Catania. Un viaggio realizzato per e con gli studenti delle scuole del nostro territorio che si confrontano attraverso il nobile strumento dell’arte. Per loro e con loro si organizza Il Rito della Luce che segna l’inizio di una nuova epoca, in cui il valore spirituale, della conoscenza e della cultura vincono sul buio del consumismo e sulla caduta dei valori etici e morali. I giovani di Librino hanno compreso così che la conoscenza è il valore più potente della nostra società contemporanea, un valore che si alimenta, valorizza, cresce e si amplifica nella “condivisione”. I giovani scelgono la cultura e il sapere diventando consapevolmente testimoni e protagonisti di un nuovo percorso. È proprio nella consegna della conoscenza l’anima del Rito.

L’EDUCAZIONE ALLA BELLEZZA

 

Gli studenti sono, quindi, i grandi protagonisti di questa opera artistica.

La scuola è un luogo sacro e inviolabile nel quale si esprimono e si formano, anche spiritualmente, i cittadini di domani: coraggiosi, liberi, politicamente onesti e responsabili.Tutto il mondo della scuola, di ogni ordine e grado, a partire da quella primaria in cui le giovani coscienze sono al massimo della loro ricettività, è il motore del Rito della Luce, un evento che vuole rappresentare, per dirla con le parole di Antonio Presti, una “macchina universale per restituire emozioni in un viaggio energetico di forza centrifuga e centripeta”E’ qui che, per quattro sere, gli studenti, ambasciatori di questa importante missione – insieme agli artisti, ai musicisti, ai poeti, alle associazioni, ai cittadini – si riuniranno per proteggere e consegnare la “luce della conoscenza”.La Fondazione promuove l’attenzione ai processi formativi per la loro incidenza nell’acquisizione di saperi e competenze e anche nell’educazione alla bellezza, alla convivenza, alla tolleranza, alla socialità dell’esistenza.“Mai come in questo momento credo che il mondo abbia bisogno di una luce ri-generatrice. La luce è vita, cultura, futuro”. Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, invita 50 scuole della città di Catania e provincia, di ogni ordine e grado, 30 associazioni culturali e di volontariato e oltre 500 artisti (performer, poeti, musicisti, danzatori, gruppi etnici, associazioni, teatri e compagnie teatrali) a vivere insieme un’esperienza non soltanto artistica ma dalla forte valenza etica, civile e morale.La scuola diventa così “tempio della conoscenza”, luogo dove ogni forma di arte può convivere per rendere omaggio alla Bellezza. Poesia, musica, danza, recitazione arricchiranno gli antichi spazi della scuola Boggio Lera resi preziosi dai mandala realizzati dalle oltre cinquanta scuole di Catania e provincia e da vari artisti che utilizzeranno materiali poveri, bianco su bianco, come pietre, riso, farina, sale. I mandala, elemento decorativo forte ed evocativo del Rito, sono disegni simbolici universali, strumenti sacri che ci aiutano a riconoscere la scintilla divina presente in ognuno di noi. 

 

Il PUBBLICO: GUARDIANO E PROTAGONISTA DEL RITO

 

Chilometri di tulle candido segneranno il percorso lungo i tetti della struttura scolastica anch’essi adornati grazie all’estro creativo e alla fantasia di migliaia di ragazzi. Ventimila candele creeranno un suggestivo itinerario che si snoderà lungo aule e corridoi, quasi a simboleggiare il cammino della vita.

Durante le notti del Rito gli studenti leggeranno i loro versi più belli, insieme a quelli di grandi poeti. I suoni e i movimenti ispirati all’energia della luce accompagneranno il visitatore e lo renderanno partecipe, guidandolo in una ricerca sonora e percettiva di bellezza con uno spirito volto “all’ascolto”. Pubblico, artisti e studenti sono invitati a vestirsi di bianco, colore che simboleggia la luce, la luminosità e la purezza. Al pubblico è richiesto di condividere con l’ascolto il silenzio di quel cuore, valore universale: solo così diventerà esso stesso opera, e quindi protagonista. E questo pubblico protagonista può diventare “conduttore di Bellezza”, ergersi a guardiano della conoscenza, diventarne custode assicurando così alle nuove generazioni la continuità del Rito della Luce. La Fondazione Fiumara d’Arte che fino ad oggi l’ha organizzato, curato e sostenuto con grandi sacrifici, grazie all’affettuosa partecipazione di artisti, studenti, insegnanti, dirigenti scolatici, volontari, associazioni che con il cuore hanno voluto dare il loro contributo, vuole affidare ai cittadini il futuro del Rito. Il futuro è il pubblico, è la città. Il Rito della Luce, infatti, si sposterà di anno in anno da una scuola all’altra come in una sorta di abbraccio ideale che coinvolgerà tutti gli studenti in una semina di Conoscenza.  

INTERVENTI DI..

 

Sindaco di Catania, Enzo Bianco

“Mi sarebbe piaciuto molto vedere con occhi da giovane liceale questo che mi pare un autentico, affascinante viaggio all’interno dell’anima. – sottolinea il sindaco di Catania, Enzo Bianco – Ma non è con minore entusiasmo che lo registro da padre e cittadino. Io, infatti, mi sento un comune primo cittadino, con la voglia di vivere la mia Catania condividendola con poeti, musicisti, artisti, danzatori, per celebrare tutti insieme un rito di rinascita, il Rito della Luce, appunto. Mi commuove, poi, che tutto questo nasca in una scuola, un istituto dalla prestigiosa tradizione come il Boggio Lera. E queste quattro notti illuminate da ventimila candele mi fanno pensare al contributo alla conoscenza che ciascuno di noi può dare con la propria piccola luce. Qualcuna, poi, brilla un po’ di più. È la luce di personaggi generosi e sensibili come Antonio Presti.”

 

Dirigente scolastico del liceo Boggio Lera, Giusy Lo Bianco

“Il Rito della Luce rappresenta una grande occasione per gli studenti che non hanno esitato un attimo a farsi abbracciare dall’idea e a lanciarvisi, di vivere la scuola a 360 gradi, dando voce e spazio a ciò che li anima nel profondo: il desiderio di avere accanto qualcuno che dia vita e valorizzi le loro attitudini, i loro sogni – afferma il dirigente scolastico del liceo Boggio Lera, Giusy Lo Bianco– Credo che stiano vivendo una scuola molto vicina alle loro esigenze e grazie, in particolare, ad alcuni docenti che li stanno stimolando, stanno iniziando ad apprezzare il loro ambiente, le aule dove quotidianamente vivono a volte con indifferenza e scarso rispetto delle regole, degli altri, dei luoghi comuni”.

 

Rappresentanti d’istituto Lorenzo Di Stefano, Giuseppe Distefano, Arianna Tarantino, Christian Severo

Gli stessi studenti del liceo Boggio Lera esprimono entusiasmo per la partecipazione al Rito:  “E’ un modo di vivere la scuola, anche se per pochi giorni, in modo diverso, in uno spazio più creativo e artistico, che rende partecipi sia ragazzi che genitori, e sviluppa la creatività del singolo studente e della scuola come aggregazione di individui che condividono interessi extra scolastici mirati alla crescita individuale di ogni alunno – dichiarano i rappresentanti d’istituto Lorenzo Di Stefano, Giuseppe Distefano, Arianna Tarantino, Christian Severo – Inoltre la partecipazione attiva dei docenti, crea un legame non paragonabile a quello che si instaura durante l’orario curriculare. Noi siamo sicuri che questa sia un’occasione di valorizzazione della nostra scuola, che è uno dei monumenti storici più importanti di Catania”.

 

Commissario straordinario della Provincia regionale di Catania, Dott.ssa Antonella Liotta.

Un momento didattico salutato con grande soddisfazione dalla dott.ssa Antonella Liotta, Commissario straordinario della Provincia regionale di Catania, che così lo descrive:  “L’energia che si propaga attraverso l’armonia ciclica della luce e si traduce in arte. Le discipline artistiche che aggregano e favoriscono rapporti di amicizia e solidarietà, concretizzandosi in relazioni autentiche che valicano i confini di qualsiasi pregiudizio. Uno stile di vita rappresentato dall’altruismo creativo del Maestro Antonio Presti e offerto alle diverse generazioni per contribuire tramite l’arte, espressa in ogni sua sfaccettatura, alla formazione di un sistema che promuova una reale cultura della convivenza pacifica tra persone, popoli e religioni. La partecipazione a questo importante evento sarà certamente un’esperienza di elevato valore formativo per gli studenti che acquisiranno un patrimonio educativo utile per la formazione culturale, sociale, civica e professionale”. 

 

Dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Campanella Sturzo di Librino, Lino Secchi.

“Gli studenti della nostra scuola sono abituati da anni a partecipare ai progetti di Antonio Presti e posso affermare che i ragazzi della Campanella Sturzo sono cresciuti a fianco di artisti e poeti, grazie soprattutto al lavoro portato avanti in questi anni dalla Fondazione Fiumara d’Arte. – spiega il Dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Campanella Sturzo di Librino, Lino Secchi – Sono convinto che sostenendo  questo tipo di attività riusciamo a portare avanti un’azione formativa che va oltre l’aspetto strettamente didattico e nozionistico, contribuendo anche alla crescita etica e culturale dei nostri ragazzi. Formare culturalmente le nuove generazioni significa insegnare ai ragazzi anzitutto a condividere, donare e ascoltare. E quest’anno gli studenti di Librino condividono con grande gioia un percorso già vissuto lo scorso anno”.

 

Dirigente scolastico del liceo artistico Lazzaro, Giuseppe Sciuto

“Il Rito della Luce,  nel nostro istituto, rappresenterà la continuità di un percorso già interno alla scuola, orientato alla condivisione di saperi, di capacità e competenze che attraverso la bellezza della conoscenza, si distribuiscono su sei indirizzi artistici differenti. – spiega il Dirigente scolastico del liceo artistico Lazzaro, Giuseppe Sciuto – Ospitare il Rito della Luce per noi significherebbe offrire la migliore ospitalità alle altre scuole, sfruttando le potenzialità della struttura della nuova sede. Ampi locali, invasi da una magica luce naturale. Lavorare insieme è un altro tema centrale del nostro progetto formativo, così come condividere arte e bellezza. Siamo pronti, quindi, ad accogliere, nel nostro “tempio” la fiaccola della continuità, a custodirla con cura e ad alimentarla con l’impegno e il lavoro”.

 

 

 

 

 

 

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