La crisi non tocca la bellezza

Malgrado la crisi economica le donne italiane non trascurano il loro aspetto.

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L’Italia è un Paese in crisi, cerca di risalire la china faticosamente, ma siamo indietro rispetto a molti Paesi europei. Molta disoccupazione giovanile e non solo c’è chi ha perso il posto di lavoro a  50 anni per cui è difficile riinventarsi. Tutti dati preoccupanti, ma un dato che può lasciare perplessi è quello sulla bellezza estetica.

Infatti, da uno studio condotto dall’Osservatorio di Ulala.it, sito dedicato all’estetica a 360°, con prenotazioni online, in cui emerge che le italiane si curano molto dalla depilazione, alle sedute sui lettini abbrozzanti, alla manicure, pedicure, al trucco personalizzato. Invece, gli interventi di chirurgia estetica più richiesti, secondo la  Società italiana di chirurgia estetica ricostruttiva ed estetica, sono: ritocco al naso, intervento alle palpebre e aumento del seno e, al quarto posto l’addominoplastica, che permette di eliminare gli eccessi di grasso dalla zona addominale, mentre al quinto posto troviamo la ricostruzione mammaria.

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I trattamenti richiesti variano tra Nord Italia e Sud. Il trattamento più richiesto è la depilazione, toccando un numero notevole soprattutto in Lombardia, con un numero di prenotazione online  che si attesta intorno al 29%. Al Centro e al Sud, invece, la bellezza passa attraverso le mani con un dato del  28% nelle regioni centrali, svettando al 56% nel Sud, seguito da una richiesta elevatissima di pedicure. 

Crescono quindi i numeri nel mondo dell cosmetica, infatti, pubblicato su Donna Moderna.com, il presidente di Cosmetica Italia, Fabio Rossello, ha dichiarato che:  “Nel 2015 abbiamo registrato un dato record per il saldo commerciale del comparto cosmetico che ha superato i 1.900 milioni di euro grazie allo sviluppo costante dell’export, vicino ai 3.700 milioni di euro (+10,5% rispetto al 2014) . L’elevata competitività delle imprese italiane (il fatturato globale del settore nel 2015 ha superato i 9.700 milioni di euro) è data dalla capacità di intercettare e comprendere le evoluzioni del mercato: dai nuovi trend di prodotto (ad esempio il boom dei cosmetici multifunzione), all’individuazione di importanti cluster di consumatori come i millennials, all’intercettazione delle nuove possibilità offerte da strumenti digitali e social network”.

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 Una considerazione. Le italiane non rinunciano alla cura del proprio corpo, del loro aspetto fisico  proprio per dare una risposta positiva a questi momenti difficili, quindi le mie letture mi rimandano indietro con la grande crisi del 1929, quando le donne ricorrevano all’uso di rossetti dai colori molto accesi  per distrarsi dalla realtà…

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Tutto si ripete anche nel mondo del lyfestyle.

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