La creatività e i colori del Maestro messinese Di Mauro

Santo Di Mauro si dedica a tempo pieno alla sua dimensione di artista, alla sua pittura raggiungendo così i risultati, gli obiettivi che si era prefissato da tempo: trasmettere alle sue opere la sua stessa anima

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Stanze piene di quadri, centinaia di opere dai svariati colori ma frutto di una fervida e incessante creatività e realizzati usando svariate tecniche, dalle più elementari ad altre più sofisticate.

Parliamo del pittore Santo Di Mauro, nato a Messina ma che, per motivi di lavoro, spesso si è dovuto trasferire in altre città siciliane interrompendo forzatamente la sua vena artistica.

Adesso, libero da impegni professionali, si dedica a tempo pieno alla sua dimensione di artista, alla sua pittura raggiungendo così i risultati, gli obiettivi che si era prefissato da tempo: trasmettere alle sue opere la sua stessa anima, il suo cuore, la sua poesia, in una parola… la sua completezza pittorica dopo anni di prove e di ricerca.

La sua personalità artistica è davvero unica sia dal punto di vista dei colori, usati in modo originale, sia per quanto riguarda la luce che da loro trapela.

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Di Mauro comincia a circa sedici anni con la pittura su vetro per poi provare con le pitture ad olio, ma ben presto trova grande soddisfazione nell’usare lo smalto.

In una recensione, per una sua mostra tenuta nel 1974 a Milazzo, si legge: “L’originalità delle sue opere unitamente alla leggibile immaginazione creativa gli hanno ottenuto costanti e positivi apprezzamenti di critica”.

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Abbiamo chiesto all’artista come è nata la sua passione per la pittura:

“Il mio bisnonno era un artista e anche un mio zio poi emigrato in America, un altro cugino sa pure disegnare…io, invece, iniziai a sedici anni da autodidatta e ricordo mi piaceva disegnare i topolini ed i paperini e fare degli schizzi di fiori su vetro che disegnavo con l’inchiostro di china e poi, in mezzo, li coloravo con la tempera. Dopo aver fatto qualcosa ad olio, che però non mi soddisfaceva, cominciai, in modo un po’ casuale, con lo smalto e in questa tecnica presi una bella mano.

Nel 1971, Nino Riva mi fece fare una mostra e così vendetti i primi quadri… feci in seguito anche delle collettive fino a che purtroppo fui bloccato da gravosi impegni lavorativi e non pitturai più per anni…. non avevo più tempo. Nel 1991 altra svolta poiché, per lavoro, dovetti andare a Marsala dove conobbi un pittore che usava il ducotone e fu lui che mi  fece nascere la curiosità e la passione per questa tecnica: cominciai  a fare alcune  opere usando il ducotone. Da qui il passaggio ai colori acrilici sempre ad acqua e in ogni caso usavo ancora lo smalto.

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Quando dipinge cosa la ispira di più?

Sento qualcosa nelle mani…una cosa che devo assolutamente fare, è un qualcosa che mi sento dentro e mi spinge a fare… a iniziare qualcosa, ma per concentrarmi devo lavorare da solo… poi magari mi passa…torno calmo, mi fermo e non faccio più niente. Se provo a forzarmi non riesco a creare nulla. I miei disegni, i miei quadri li faccio ormai sempre e solo se sento quel qualcosa dentro.

Pensa di essere arrivato all’età di settantaquattro anni al massimo della creatività?

Oltre a quadri di natura morta, le mie opere richiamano le correnti artistiche della metafisica, del cubismo e dell’astrattismo. Nelle mie ultime opere ci metto sempre degli “occhi” … ad esempio dipingo disegni o mezze facce con gli “occhi”…che per me hanno e danno un’animazione alle mie opere… le sento vive… senza occhi le sento amorfe.

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Ma l’espressione degli occhi?…

Dipende dal momento…come se avessi due personalità… molte volte gli occhi sono corrucciati…quando uso gli spigoli sono in tensione, quando vado sulle rotondità sono disteso.

La nostra netta percezione è che di fronte non abbiamo un pittore settantaquattrenne, ma un giovane pittore che con la sua viva passione, creatività e originalità di espressione ci riserverà ancora tante sorprese. 

I suoi quadri catturano l’attenzione specie dove l’artista sa trasformare il colore in luce, in materia viva traboccante di colori disposti in forme differenti e rigogliose da far sembrare il quadro, il disegno, splendente di luce propria…una musica…il gusto del bello, la forza spesso prepotente dei  colori rispecchia il carattere forte e travolgente dell’autore.

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