La Cartiera di Catania ospita Joe Barbieri world music e jazz. Mario Venuti special guest

La Cartiera ospita Joe Barbieri in ‘Small talks in Trio‘. Al concerto per il Brass Group Mario Venuti special guest. 
Con Barbieri world music e jazz si arricchisce il popolo della Cartiera di Catania.

Si intitola “Small talks in trio” il concerto che il chitarrista e cantante Joe Barbieri terrà alla Cartiera, per il Brass, oggi e domani. Special guest, Mario Venuti, cantautore di spicco made in Catania. Con loro suoneranno il pianista Antonio Fresa e il contrabbassista Giacomo Pedicini.

Joe Barbieri è considerato dalla critica un outsider che lega la world music al jazz e alla più nobile tradizione dei nostri cantautori. Tempo fa infatti “La Repubblica” scrisse che Barbieri “va inscritto di diritto in quella speciale categoria che conserva cantautori come Sergio Endrigo e Piero Campi“. Ha pubblicato tre pregevoli dischi: “In parole povere“, “Maison Maravilha“, molto venduto anche in Giappone, Nord America e Paesi europei; e “Respiro“. “Maison Maravilha” è uno scrigno di eccellenti canzoni, tra cui “Normalmente”, che Stefano Bollani definirà pubblicamente come la ballad più bella mai scritta, e “Malegria”, un fado struggente nel quale Barbieri duetta con la stella cubana di Buena Vista Social Club Omara Portuondo.

Altro album di rilievo è il citato “Respiro” inciso con il trombettista Fabrizio Bosso e distribuito in 50 nazioni: Barbieri, apprezzatissimo, viene dunque invitato a suonare tanto a Tokyo quanto a Madrid e a Parigi. Nel venticinquennale della scomparsa di Chet Baker, 13 maggio 2013, Barbieri pubblica l’album-tributo “Chet Lives! “. A impreziosire l’omaggio, la cantante americana Stacey Kent, il cantautore brasiliano Marcio Faraco e i jazzisti Furio Di Castri e Nicola Stilo.

Con “Small talks in trioJoe Barbieri rilegge le sue canzoni nella forma più intima e spoglia, a lui specialmente congeniale. Il live act diventa quindi per il pubblico l’opportunità di assistere ad un “dialogo minimo”, cameristico, quasi segreto; fatto di preziosi dettagli e spazi da riempire, con il virtuosismo di musicisti di prim’ordine e con tutte quelle piccole gemme che sono le grandi canzoni di questo straordinario cantautore.

Mario Venuti, proveniente dagli storici Denovo in cui militava pure Luca Madonia, è cantautore che negli ultimi tempi ha affinato il suo stile rendendolo sempre più ricercato. Innamorato fin da bambino dei Beatles, studia pianoforte, chitarra, sassofono e flauto traverso. Con i Denovo vive una magnifica stagione di rock melodico, fino allo scioglimento del gruppo avvenuto nel 1990. Dopo, Venuti continua a scrivere canzoni. È curioso, pieno di stimoli musicali e culturali, ha bisogno di arricchirsi, come uomo e come musicista. Viaggia e arriva fino in Brasile, dove gusta e annusa l’aria e i colori della terra del samba e della bossanova. Caetano Veloso diventa un’altra sua personalissima icona.

Ritroviamo la sintesi di questo nuovo percorso nel suo primo disco da solista, “Un po’ di febbre” (1994). Un disco, eclettico e originale, in cui Mario offre una prova di grande maturità e canzoni di alto livello, in cui il pop si riempie di fragranze e suggestioni brasiliane. I testi si mescolano alla musica, diventando suono essi stessi, creando un risultato avvolgente e magico. Il singolo “Fortuna” si rivela una vera e propria hit radiofonica, tanto convincente da fruttare persino una cover in portoghese dei Brazilian Love Affairs, entrata in classifica anche in Italia. Il resto è storia.

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