L’ UOMO DAL FIORE IN BOCCA

Quando Genio, Creatività e Talento s’incontrano, nascono i capolavori letterari. Così è stato per “L’uomo dal Fiore in bocca”, un classico del teatro Pirandelliano che  è stato portato in scena all’auditorium  Nelson Mandela di Misterbianco, nei giorni scorsi.

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A beneficiare di tale rappresentazione sono stati, in un primo momento, gli alunni delle scuole medie e superiori del paese e del comune di Paternò,  il 4 Marzo, invece, l’amministrazione comunale, ha  offerto lo spettacolo a tutti gli appassionati dello scrittore siciliano che non si sono fatti scappare l’opportunità di assistere all’adattamento del testo teatrale  ad opera del prof. Pino Pesce .

uomo_fiore_bocca_15_01_2016-78-1024x680Quest’ ultimo infatti attraverso  le originali videoproiezioni e le allegorie della Vita e del Tempo, interpretate da due ballerine (Luisa Ippodrino e Rosanna Scinà) , ha fatto riflettere il pubblico su temi che  pongono noi tutti, davanti alle più frequenti domande di senso sulla vita, la morte e la sofferenza umana.

 A vestire i panni  del protagonista è stato l’attore Mario Opinato, che con la passione che lo contraddistingue ha fatto vibrare il personaggio di una vitalità e una “rabbia” ancora inesplorate nelle precedenti rappresentazioni del dramma.

uomo_fiore_bocca_15_01_2016-17-1024x680La vita è come un treno che fischia e va … e quanto più si pensa alla morte, tanto più ci si lega alla vita, come una pianta rampicante che si avvinghia alla ringhiera, così è l’uomo che sente, pian piano, la sua esistenza fuggire via.

 Il protagonista sa che gli restano pochi giorni di vita, come egli stesso afferma: “ La morte è passata e mi ha ficcato questo fiore in bocca …”, così si confida con l’avventore interpretato da Tony Pasqua e cerca, attraverso questa sorta di chiacchierata/confessione con lo sconosciuto, d’ indagare nel mistero della vita per  carpirne il significato.
Per affrontare tutto ciò, egli ha bisogno di attaccarsi all’immaginazione, affinché  possa giudicare “sciocca e vana” la vita in modo da riuscire a lasciarla senza troppi rimpianti.

uomo_fiore_bocca_15_01_2016-113-1024x680La recitazione di Mario  Opinato è convincente,  soffre per la vita che gli sfugge tra le mani e si arrabbia con  la morte che sente avvicinarsi .

Inveisce contro la moglie che lo segue di nascosto, perché preoccupata dalle sue condizioni di salute e nello stesso tempo vorrebbe proteggerla dalla sofferenza e dalla solitudine che di lì a breve dovrà sperimentare. E’ un uomo ricco di contraddizioni. Un uomo che rivela tutte le sue fragilità, senza nessuna paura.  Ci si emoziona e si riflette , infatti non si può non rimanere coinvolti dalle domande ontologiche che il testo e l’interpretazione impongono,  ma l’adattamento del Prof. Pino Pesce, lascia comunque spazio alla Speranza, contro il nichilismo che giudica l’esistenza umana come priva di senso.

Il protagonista, chiuderà il dramma con questa frase:  “Il senso esiste ma non è dato saperlo, cari signori, né a voi, né a me”.

Menzione speciale va alla voce fuori campo dell’attore palermitano Pino Caruso che incastona come pietra preziosa, il suo monologo all’interno di tutta la rappresentazione teatrale. (Fonte Foto: www.http://www.yvii24.it/teatro-mario-opinato-e-luomo-dal-fiore-in-bocca-nellinedita-proposta-di-pino-pesce/)

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