ISIS, ferito in un raid il leader al-Baghdadi

Durante un attacco aereo in Iraq è stato ferito gravemente il leader dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi. Attualmente sembra che al-Baghdadi si stia riprendendo lentamente, ma non ha ancora ripreso il controllo dell’organizzazione.

Il leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, è stato gravemente ferito in un attacco aereo in Iraq occidentale e da allora la guida dell’organizzazione è in mano ai suoi luogotenenti in attesa di un suo pieno recupero. La notizia è stata rilanciata dal The Guardian, citando fonti ritenute molto attendibili.

Il raid aereo è avvenuto nel marzo scorso. Le condizioni di Baghdadi sono state giudicate fin da subito gravissime, tanto da spingere l’organizzazione a nominare (in pectore) un suo sostituto. Trasferito immediatamente in una località segreta, il leader spirituale dello Stato islamico si starebbe riprendendo lentamente, ma non ha ancora ripreso il controllo dell’organizzazione.

L’attacco aereo è avvenuto il 18 marzo scorso, nei pressi di al-Baaj, un distretto di Ninive, vicino al confine siriano. Il ferimento di al-Baghdadi parrebbe certo, mentre sarebbero stati smentiti i due episodi analoghi segnalati lo scorso novembre e dicembre. In questi due ultimi attacchi, del numero uno dell’Isis non vi era traccia.

L’attacco è avvenuto nella strada di collegamento tra il villaggio di Umm al-Rous e al-Qaraan. Il convoglio, composto da tre veicoli, era monitorato da ore dai droni della Coalizione che in un primo tempo ipotizzavano potesse trattarsi di una colonna con a bordo alcuni alti dirigenti dell’Isis. L’attacco è stato autorizzato dal comando alleato. Sarebbero stati lanciati quattro missili e confermate almeno tre vittime. Nessuno, però, poteva ipotizzare che in uno di quei mezzi blindati si trovasse proprio al-Baghdadi.

Il Califfo avrebbe deciso di nascondersi nei pressi di al-Baaj, 200 km ad ovest da Mosul, perché ritenuta zona non sorvegliata dagli Stati Uniti. Un’area ritenuta al di fuori dalla schermatura USA.

Al-Baaj, a prevalenza sunnita, è stata da sempre ritenuta una zona ad alto rischio, anche sotto il regime del leader iracheno Saddam Hussein. Era considerato un rifugio sicuro per i jihadisti fin dal 2004.

Da alcuni mesi gli aerei della Coalizione effettuano attacchi mirati in operazioni “targeting leader”. Il vice di Baghdadi, Abu Muslim al-Turkmani ed il capo delle operazioni militari del gruppo in Iraq sono stati uccisi all’inizio di dicembre.

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